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L’EMIGRAZIONE DEI CERVELLI Il fenomeno dell’emigrazione va sicuramente a braccetto con la storia italiana. Negli anni si è verificato un flusso migratorio di ben 28 milioni di italiani, costretti chi per lavoro, chi alla ricerca di una nuova vita migliore, in stati ben diversi dal nostro. Esistono ben 3,5 milioni di italiani all’estero e ben 60 milioni di oriundi, stime fornite dal Ministero degli Esteri. La tendenza però negli ultimi anni è cambiata, adesso i nuovi migranti sono per il più intellettuali, stimati in circa 3.300 laureati, tipicamente maschi. Le mete più importanti scelte da questi ultimi sono l’America, l’Inghilterra e la Svizzera, ma anche l’Argentina e il Brasile. In passato il termine emigrazione serviva ad apostrofare, quasi in modo spregiativo, gli italiani di origine meridionale e con un basso grado di istruzione, oggi questo viene ribaltato, portando alla luce una nuova realtà, perché i nostri cervelli fuggono dall’Italia? Il problema è sicuramente legato alla scarsa possibilità di lavoro e di ricerca, visto che il nostro paese punta poco su quello che la ricerca rappresenta per il nostro futuro. Ci si chiede se un governo di destra o di sinistra investirà parte delle proprie risorse nell’attività di ricerca, questi cervelli potrebbero tornare o magari non allontanarsi, per raggiungere quei paesi che danno loro le opportunità che l’Italia non offre. Molti Italiani svolgono all’estero anche ruoli di grande prestigio, 359 sono i parlamentari, di cui 69 in Brasile, 56 in Uruguay e 39 in Argentina, per non parlare delle ditte e delle imprese create da italiani all’estero, il sud dell’America rappresenta un esempio, essendo la culla del commercio italiano all’estero. La realtà che presentiamo è una condanna al futuro di molti giovani italiani che per motivi lavorativi scelgono di risiedere all’estero, creando uno squilibrio tra i cervelli residenti in Italia, e quelli residenti all’estero che il più delle volte raggiungono traguardi ambiti. Bisogna chiedere con veemenza e fermezza una politica volta alla ricerca, contributo per l’umanità. Giuseppe Mirabella |