Riguardavo oggi questo blog, ormai trascurato e dimenticato: i post sono diventati rarità. E quei pochi che ci ho messo in questi ultimi 12 mesi sono stati per lo più sfoghi scritti d’impulso che non un vero dialogo con me stesso.Ho perso la voglia di scrivere…? Forse no. Credo più che altro di aver perso (chissà perché, poi?) la sana abitudine di confrontarmi apertamente coi miei pensieri, di concedermi quella “presa di coscienza” e “concretizzazione dell’astratto” alla quale si è costretti quando si vuole buttare nero su bianco qualcosa di etereo.E ora tutto questo mi manca.Ho perso anche l’abitudine di spulciare il web, di leggere quei blog che mi piaceva visitare e che spesso mi offrivano spunto di riflessione.Ci sono tornato, di tanto in tanto, ma alcuni non esistono più, altri sono congelati al 2009, altri si sono “evoluti” ed adattati alle leggi di mercato ottenendo sì molti accessi ma perdendo personalità. Devo ammettere che questi due anni sono stati, per svariati motivi, strani. Sono successe tante cose: ho raggiunto nuovi traguardi, iniziato altri percorsi (che ancora non so dove mi porteranno), demolito convinzioni, rafforzato opinioni, creato progetti (ed iniziato a realizzarli?)… Per certi versi mi sono adagiato troppo, subendo gli eventi anziché pilotarli ed aspettando che le cose si risolvessero da sé o chissà quale altra manna dal cielo. Anche in questo preciso istante mi sento mosso solo da inerzia.Ave pueblo!
ricominciamo?
Riguardavo oggi questo blog, ormai trascurato e dimenticato: i post sono diventati rarità. E quei pochi che ci ho messo in questi ultimi 12 mesi sono stati per lo più sfoghi scritti d’impulso che non un vero dialogo con me stesso.Ho perso la voglia di scrivere…? Forse no. Credo più che altro di aver perso (chissà perché, poi?) la sana abitudine di confrontarmi apertamente coi miei pensieri, di concedermi quella “presa di coscienza” e “concretizzazione dell’astratto” alla quale si è costretti quando si vuole buttare nero su bianco qualcosa di etereo.E ora tutto questo mi manca.Ho perso anche l’abitudine di spulciare il web, di leggere quei blog che mi piaceva visitare e che spesso mi offrivano spunto di riflessione.Ci sono tornato, di tanto in tanto, ma alcuni non esistono più, altri sono congelati al 2009, altri si sono “evoluti” ed adattati alle leggi di mercato ottenendo sì molti accessi ma perdendo personalità. Devo ammettere che questi due anni sono stati, per svariati motivi, strani. Sono successe tante cose: ho raggiunto nuovi traguardi, iniziato altri percorsi (che ancora non so dove mi porteranno), demolito convinzioni, rafforzato opinioni, creato progetti (ed iniziato a realizzarli?)… Per certi versi mi sono adagiato troppo, subendo gli eventi anziché pilotarli ed aspettando che le cose si risolvessero da sé o chissà quale altra manna dal cielo. Anche in questo preciso istante mi sento mosso solo da inerzia.Ave pueblo!