Oggi, nonostante il tempo tenti di incupire tutto, mi sento attivo e propositivo. Ho anche trovato il tempo di scrivere sul blog (beh, in realtà ho un'ora buca ed un pc a disposizione... finalmente!).Sono reduce da un lungo weekend di festoni atomici (che, per chi mi conosce un pochino, significa abuso di sostanze psicotrope con relativa sfilza di cazzate e di potenziali danni irreparabili al seguito).Una cosa però devo ammettere: the day after è sempre ricco di introspezione, anche se il prezzo da pagare è altino a livello fisico.Ma non è questo l'argomento che volevo affrontare oggi. Leggendo sul blog della zia Thia il suo post contro i poveracci che si piangono addosso e che pensano che qualsiasi persona di successo sia solamente nata fortunata o possieda chissà quali attributi esoterici, mi è balenata in mente l'idea di darle manforte.Si, perchè oggi anche il sottoscritto si sente un po' incacchiato con quelli che si lamentano di star male, vivere male ecc.. ed aspettano la manna dal cielo invece di rimboccarsi le maniche e cercare di aggiustare le cose. E sono anche abbastanza obiettivo da dire che negli ultimi anni della mia vita ho, per certi versi, spesso fatto parte della categoria. Ma tra ieri e oggi oggi mi sono rotto le palle di lamentarmi (è proprio vero che la notte porta consiglio...). Come mi sono rotto le palle del mio stile di vita degli ultimi anni. E quindi, signori, mi ergo ad esempio per tutti coloro che, come me, sono stufi dello status attuale delle cose.Quindi, e so che mi costerà fatica, cominciamo a potare i rami ormai marci per vedere se può rifiorire qualcosa. E magari cambiamo anche il concime già che ci siamo... I cambiamenti non sono proprio il mio forte, ma ne sento la necessità.A proposito, io si mi ritengo fortunato. Ma non per il lavoro che faccio, per la possibilità di studiare ancora, per lo sport che pratico ed amo, per il fatto di possedere un appartamentino (che sarà ufficialmente ancora della banca per i prossimi 27 anni). Sono fortunato solo di non aver combinato niente di irreparabile.Non mi è mai importato tanto di quel che sarebbe potuto accadere se... Ma adesso anche solo l'idea potenziale mi da fastidio. E se una cosa mi dà fastidio cerco di eliminarla. Alla radice...ave pueblo!
punto di svolta??
Oggi, nonostante il tempo tenti di incupire tutto, mi sento attivo e propositivo. Ho anche trovato il tempo di scrivere sul blog (beh, in realtà ho un'ora buca ed un pc a disposizione... finalmente!).Sono reduce da un lungo weekend di festoni atomici (che, per chi mi conosce un pochino, significa abuso di sostanze psicotrope con relativa sfilza di cazzate e di potenziali danni irreparabili al seguito).Una cosa però devo ammettere: the day after è sempre ricco di introspezione, anche se il prezzo da pagare è altino a livello fisico.Ma non è questo l'argomento che volevo affrontare oggi. Leggendo sul blog della zia Thia il suo post contro i poveracci che si piangono addosso e che pensano che qualsiasi persona di successo sia solamente nata fortunata o possieda chissà quali attributi esoterici, mi è balenata in mente l'idea di darle manforte.Si, perchè oggi anche il sottoscritto si sente un po' incacchiato con quelli che si lamentano di star male, vivere male ecc.. ed aspettano la manna dal cielo invece di rimboccarsi le maniche e cercare di aggiustare le cose. E sono anche abbastanza obiettivo da dire che negli ultimi anni della mia vita ho, per certi versi, spesso fatto parte della categoria. Ma tra ieri e oggi oggi mi sono rotto le palle di lamentarmi (è proprio vero che la notte porta consiglio...). Come mi sono rotto le palle del mio stile di vita degli ultimi anni. E quindi, signori, mi ergo ad esempio per tutti coloro che, come me, sono stufi dello status attuale delle cose.Quindi, e so che mi costerà fatica, cominciamo a potare i rami ormai marci per vedere se può rifiorire qualcosa. E magari cambiamo anche il concime già che ci siamo... I cambiamenti non sono proprio il mio forte, ma ne sento la necessità.A proposito, io si mi ritengo fortunato. Ma non per il lavoro che faccio, per la possibilità di studiare ancora, per lo sport che pratico ed amo, per il fatto di possedere un appartamentino (che sarà ufficialmente ancora della banca per i prossimi 27 anni). Sono fortunato solo di non aver combinato niente di irreparabile.Non mi è mai importato tanto di quel che sarebbe potuto accadere se... Ma adesso anche solo l'idea potenziale mi da fastidio. E se una cosa mi dà fastidio cerco di eliminarla. Alla radice...ave pueblo!