Succo di tricheco

sempre (+) sociopatico


Era da tempo che non mi dedicavo ad  un po’ di introspezione... Il fatto di essere costretto alla clausura causa studio mi ha fatto riflettere. Sto bene a casa mia, dove l’unico contatto col mondo esterno è rappresentato dal mio cellulare, che puntualmente zittisco, e dal campanello della porta (che zittirò a breve…). Esco solo per andare al lavoro oppure per allenarmi. Poi torno nel mio mondo ovattato. E le poche serate che ho libere? Invece di dedicarle a delle “sane” relazioni interpersonali ed alla vita sociale frivola, le passo a staccare il cervello ed estraniarmi in chissà quale universo parallelo dove me ne sbatto altamente di regole e ruoli sociali. La domanda, a questo punto, mi nasce spontanea: sto proprio così male in mezzo alla gente? La risposta non è altrettanto immediata. L’unica che mi soddisfa un po’ è quella di ammettere che non me ne frega molto di quel che mi succede intorno, visto che, al momento, ho pochi interessi in gioco in questa società dell’apparire e del non-essere. E, giusto per dovere di cronaca, è arrivato un bel 28 anche in psicologia. Almeno alienarsi serve a qualcosa! ave pueblo!