Succo di tricheco

Idealista realista


Sono un idealista forzatamente realista.Un gran controsenso, ma il costante raffronto con la cruda realtà è l’unico stimolo che mi spinge (ancora) a combattere contro la cattiveria che domina il mondo.Veramente, non riesco a comprendere il genere umano: quella specie animale che si vanta di avere una “coscienza” superiore e che poi, immancabilmente, si rende indegna dell’intelletto che (potenzialmente) possiede.Mi sento fondamentalmente impotente a fronte di un sistema (GLOBALE) fondato solo sull’ignoranza delle masse. CREDERE, DUBITARE: due scelte di comodo che dispensano dal pensare in proprio… (qualcuno apprezzerà questa citazione). Poiché pensare significa mettersi in gioco, contribuire in prima persona, rischiare di perdere; molto spesso per qualcosa che i più non vedono e non capiscono, ma che i meno (leggi: chi comanda!) capiscono anche troppo fin bene e ne hanno (dovuto!) timore…E allora giù il cappello, d’innanzi ad un mondo che innalza agli altari i furbi senza valori che deridono i nuovi martiri, non più fisici, fedeli seguaci di ideali talmente elevati da riuscire incomprensibili ai potenti materialisti votati al dio denaro/potere.Sono sempre più deluso dal mondo. E, quel che più mi duole, dagli esseri umani.È solo utopia una società in cui chi “comanda” faccia il bene di tutti a scapito di interessi personali? Una persona che stimo ed ammiro molto dice che UTOPIA significa “anticipazione di realtà possibili”. Voglio credergli.Ave pueblo!