Succo di tricheco

spleen


Quando come un coperchio il cielo pesagrave e basso  sull'anima gementein preda a lunghi affanni, e quando versasu noi, dell'orizzonte tutto il giroabbracciando, una luce nera e tristepiù delle notti; e quando si è mutatala terra in una cella umida, dovese ne va su pei muri la Speranzasbattendo la sua timida ala, comeun pipistrello che la testa picchiasu fradici soffitti; e quando imita la pioggia, nel mostrare le sue striscieinfinite, le sbarre di una vasta prigione, e quando un popolo silentedi infami ragni tende le sue retiin fondo ai cervelli nostri, a un trattofuriosamente scattano campane,lanciando verso il cielo un urlo atrocecome spiriti erranti, senza patria,che si mettano a gemere ostinati. E lunghi funerali lentamentesenza tamburi sfilano né musicadentro l'anima: vinta, la Speranzapiange, e l'atroce Angoscia sul mio craniopianta, despota, il suo vessillo nero.(C.B.)Inesorabile ritorna con devastante prepotenza questa mia sensazione di vuoto interiore, una profonda insoddisfazione legata ad un animo inquieto imprigionato in un corpo e marchiato da un nome...ave pueblo!