Succo di tricheco

perchè lo dico io!


Anche stamattina mi sono guardato allo specchio e non mi pareva di aver scritto in fronte "ROMPETEMI LE PALLE!"... ma posso sempre sbagliarmi, in fondo sono solo un essere umano.Non dubitando però (almeno per il momento) della mia sanità mentale e dell'acutezza della mia vista, giungo quindi alla conclusione che la gente non abbia di meglio da fare se non sfogare su di me le proprie frustrazioni.Orbene, per quel che posso cerco di comprendere tutto e quel che non comprendo mi sforzo di capirlo. Non voglio entrare nella fattispecie, ma mi è toccato (più di una volta in questi giorni!) stare ad ascoltare gente che, non avendo valide e solide ragioni per poter sostenere una discussione col sottoscritto, si rifugia nel classico "perchè lo dico io, ed io comando". Benissimo. Io di mio ho un piccolissimo problema con l'autorità, specie se esercitata in modo cogente. Aggiungiamo il fatto che la debolezza degli argomenti e del contenuto viene compensata con l'imposizione di uno status gerarchico e/o con un tono di voce inadeguato ed ecco che la mia indole ribelle comincia ad affiorare...  ed ho di che lavorare per tenermi a freno e non scatenare putiferi.Ora, non so che razza di problemi abbia la gente e che cosa stia alla base di questo comportamento, credo un qualche tipo di complesso d'inferiorità latente o magari una scarsa autostima Oppure entrambe. O forse un'infanzia vissuta male con qualche figura parentale troppo coercitiva. Non lo so. E nemmeno mi interessa.Dò sempre e pretendo il massimo rispetto della mia persona in quanto tale. E non me ne frega niente se chi mi sta parlando è (o, meglio, PENSA DI ESSERE) al di sopra di me. ETICA, COERENZA e CORRETTEZZA sono delle parole di cui che la gende dovrebbe imparare il significato recondito. E poi avere le palle di mettere in pratica.Non so se vi sia mai capitato di discutere con uno stolto. A me a volte si. Beh, ho smesso, anche perchè tanta gente spesso non nota la differenza. Però non manco di sottolineare, appena possibile ed in modo VELATAMENTE ironico, il diverso piano mentale su cui mi pongo. E se c'è una cosa che fa terribilmente incazzare la gente oltre all'ironia è il fatto di rendersi conto non capirla...Qualcuno* disse: "ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l'umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz'uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà... Pochissimi gli uomini; i mezz'uomini pochi, ché mi contenterei l'umanità si fermasse ai mezz'uomini... E invece no, scende ancora più in giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi... E ancora di più: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito... E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre..."ave pueblo!*Leonardo Sciascia - Il giorno della civetta