Creato da fiumecheva il 06/05/2005

Fiumecheva

E continuo a camminare

 

 

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Post N° 192

Post n°192 pubblicato il 24 Marzo 2006 da fiumecheva
 
Tag: sogni
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Lo dovevo fare, non avevo voluto separarmene quando lui mi disse di seppellirli, ma ora dopo tanto tempo lo dovevo fare.
Li avevo messi dentro una botola ricavata sotto il pavimento del bagno.
In giardino avevo già scavato una buca e ora stavo sollevando le piastrelle sotto il lavandino.
Il gatto nero era ancora li dove l'avevo messo, non era del tutto coperto dalla terra ed era in avanzato stato di decomposizione (questo sogno aveva toni sempre più macabri, ma mi sentivo tranquilla, come se fosse una cosa nornale di ogni giorno).
Il gatto era gonfio, la pelle sottile iniziava a perdere pelo, sapevo cosa mi aspettava e, come faccio sempre, ho serrato per bene la bocca, stretto gli occhi e ho respirato lentamente dal naso. Con la pala, usando cautela,  ho preso il gatto e l'ho seppellito in giardino.
Ora dovevo occuparmi del bambino.
Si, nella botola, insieme al gatto nero c'era anche un bambino.
L'ho cercato, era finito in un agolo nascosto, con fatica l'ho tirato fuori, era integro e profumava ancora di bimbo, di buono.
No, da lui non potevo separarmi, infatti non avevo preparato nessuna buca per lui in giardino.
L'ho portato in cucina, tenerlo in braccio era come tenere una bambola di pezza, non un respiro e neppure un movimento volontario.
L'ho disteso sul tavolo.
Avevo la senzazione di poter entrare in quel corpicino senza vita e quello che sentivo era il vuoto, la sua mente era come imprigionata altrove.
Sì, lo sentivo chiaramente.
Una Rory piccina (8 o 9 anni) giocava tranquillamente su quel stesso tavolo, senza mai alzare lo sguardo verso di me, come se quello che stavo facendo fosse la norma. Poi decido di dare dell'acqua al bimbo, gli appoggio alle labbra un bicchiere e gliele inumidisco appena.
Nulla, la goccia d'acqua scivola ai lati della bocca.
La piccola Rory parla senza neppure alzare lo sguardo:
"Il babbo dice che sei pazza!"
"Già!" penso senza risponderle:
"E' stato proprio lui a dirmi di seppellirli!"
e nel frattempo continuo ad inumidire le labbra del piccolo.
Poi finalmente un movimento  il piccolo inizia a succhiare l'acqua con sempre più avidità e io continuo a riempire il bicchiere e a porgerglielo. Man mano che il piccolo beve,  riprende colore e le sue guancine si fanno più paffute. "Poverino!"
Penso "Quanti mesi ti ho lasciato senza acqua!"
e così come un fiore appassito anche lui riprende vigore bevendo acqua.
"Sono pazza"
di nuovo penso "Ma ora queste braccine sul collo mi ripagano di tutto"
Mi sono svegliata con una strana sensazione e ogni volta che ci ripenso sento sete,
ed è strano,
io bevo sempre pochissimo, persino d'estate.  

 
 
 
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