Fiumecheva

Mamma...


Quando una stella muore......"Mamma, pensarti è un dolore continuo.Come posso non pensarti? Ci sei e non ci sei e ormai i momenti in cui parliamo sono sempre più rari .Oggi sono 2 mesi che sei a VillaVerde.............................Pensavo che sarei stata più tranquilla.A VillaVerde sei curata bennissimo, ma sono tanti i problemi che hai e poi... le tue urla.Tu urli sempre.I periodi di buona sono così rari...Sapere che soffri mi lacera dentro....Anche Lele e Anto non sono tranquilli, quel che sento io pure loro lo sentono e siam ancora più uniti.Quando vengo a farti visita spesso mi fermo a parlare con le infermiere.Non parlo con te, parlo di te in continuazione e quelle rare volte che riesco a imboccarti per la merenda, o aiuto il personale a posturarti oppure che finalmente mi parli, anche se le tue frasi sono sconesse o fantasiose io mi sento un po' meglio.Io e te abbiamo avuto sempre un rapporto pungente, sei sempre stata autoritaria e impicciona, una rompiscatole di prima categoria. La tua depressione, e il tuo uccidere sempre i miei entusiasmi. Non si poteva essere allegri o felici con te, nessuno poteva visto che tu eri sempre così infelice e non si poteva essere infelice o avere probleni perchè nessuno loera più di te, nessuno aveva problemi più di te. E quindi con te ho imparato a nascondere i miei entisiami o la mia gioia per non sentirle mortificare e ho imparato a non lamentarmi troppo, perchè tanto non avrei avuto aiuto morale e mi avresti affossato di più.....In equilibrio, non troppo felice e non troppo infelice e poi a volte neppure così andava bene......Ma sei la mia mamma e se anche devo andare indietro indietro nel tempo per ricordare la tua tenerezza (avevo 4 anni ero a letto ammalata e piangevi tenendomi le manine perchè i medici non capivano cosa avessi ), io ti voglio bene, un bene che non si puo descrivere, ma che ho sempre cercato di dimostrarti, sopratutto in questi ultimi 6 anni in cui spesso ho rinunciato anche a parte della mia vita per starti dietro. Lo rifarei mille e mille altre volte. Ma ora il senso di impotenza mi attanaglia,niente di quello, che faccio, o farò, farà smettere le tue urla e il tuo soffrire....Niente....... "