Fiumecheva

"Lo specchio"


6.Nel vaso, accanto l’ingresso di casa, le roselline, che una volta erano di sua madre, erano rigogliose.Fiorivano tutto l’anno in qualsiasi stagione. Un tempo il vaso si trovava sul balcone di casa di sua madre, lei ci teneva molto e fino a quando aveva potuto se n’era sempre occupata personalmente, poi quando lei entrò in ospedale, per un lungo periodo furono dimenticate, ma loro nonostante tutto sono sopravvissute.Un giorno si ricordò di loro e se  le portò a casa, potò tutti i rami secchi e ricominciò ad annaffiarle ed ora erano lì, bellissime che la salutavano ogni volta che rientrava. Ma anche quel giorno vedendole si chiese come era possibile.Come era possibile che loro fossero ancora qui a parlarle di lei e che loro continuassero a vivere anche senza lei.Senza loro.Loro non c’erano più eppure tutto andava avanti come se niente fosse. Le loro cose erano ancora lì dove le avevano lasciate  nulla era cambiato.Si erano assentati? Un giorno sarebbero tornati?Si girò e guardando al di là della strada, proprio di fronte a lei, osservò la casa dei suoi genitori. Immobile, granitica come una pietra senza tempo.No, non sarebbero tornati più.Infilò la chiave nella toppa ed apri la porta mentre suo figlio la seguiva con le buste della spesa. “Ah! Mamma! Stasera mangio fuori con i miei amici. Per te va bene?”