Fiumecheva

"Lo specchio"


11.Dietro la cuccia di Merlino ha piantato un tamerice, ora coi suoi rami la ricopre quasi completamente.Le piace questo albero, l'inverno, completamente spoglio, è il rifugio per i pettirossi, poi a primavera si ricopre di una miriade di fiorellini rosa e diventa dall'aspetto soffice e vaporoso, e poi di nuovo cambia e piano piano diventa completamente verde.Qualche ramo, quel giorno decise, andava potato.Si diresse verso il capanno degli attrezzi e ne aprì la porta cigolante e mal messa, l’odore di umidità e aria stantia le riempì le narici, il capanno era più vecchio di lei e i muri in alcuni punti avevano l’intonaco staccato, che lasciava in mostra le antiche pietre. Amava quelle pietre! Anche le pareti esterne avevano subito l’azione del tempo che passava e in una in particolare si era formata una grossa crepa, attraverso la quale, avvicinandosi, si poteva vedere l’interno.Una crepa che come una ruga racconta una storia, di tempi passati, di vita vissuta, ma che accende la anche la fantasia.Si era persa molte volte ad osservare quella crepa che per lei era diventa un po’ come una porta segreta verso altri mondi lontani.Dentro il capanno il caos regnava sovrano, mucchi di cassette per la frutta, vasi e sottovasi usati, sedie vecchie, attrezzi da giardino, una carriola appoggiata a una parete e poi un armadio smontato e appoggiato in un angolo.Una delle ante del vecchio armadio aveva uno specchio, entrando vide in controluce la sua sagoma che si rifletteva, accese la luce con l’antichissimo interruttore a leva. La corrente passava ancora attraverso una piattina semplicemente inchiodata al muro fino al centro del soffitto, con travi di legno, per finire in un portalampada con la lampadina a incandescenza.Si avvicinò allo specchio polveroso e macchiato in più punti, dove l’umidità gli aveva tolto il potere di riflettere, la lampadina, a penzoloni al centro del soffitto, oscillava per la corrente d’aria che si era creata all’apertura della porta. Con quella luce un po’ a intermittenza, stranamente incuriosita, con la mano tolse lo strato di polvere all’altezza del suo viso e….