Fiumecheva

Post N° 469


In questi ultimi giorni internet ha fatto un po' le bizze, un po' come il tempo, un po' come l'umore di Miki (e poi lui dice che sono le donne le lunatiche). Oggi pare che riuscirò a scrivere qualcosa. Spero. Casa vuota e mezz'ora di pausa dai miei doveri di infermiera a tempo pieno di mia madre. Come ho detto nel post precedente alla fine questa trasferta nella verde Toscana si è rivelata una bella esperienza. Sono partita col magone (ripeto non amo allontanarmi troppo dal mio pezzetto di terra), poi dopo il primo giorno di caos, causato dal ricovero di ma' in clinica, l'incontro col medico che poi si è preso cura di lei, un pazzo chiacchierone, simpatico, ma molto auterovole e molto convincente. Si convincente, perchè dopo mesi che non accadeva, nei quindici giorni a Lucca ho visto ma' finalmente stesa in un letto e non a dormire in una sedia.... Comunque dicevo dopo il caos del primo giorno, la sera finalmente entrata nella camera che ho affittato per restare vicino a ma', mi è accaduta una cosa strana: mi si è spento il cervello. Spento.... Una tranquillità infinita mi ha completamente avvolto. Non ricordo, no, proprio non ricordo di essermi mai sentita così. Non avevo figli di cui preoccuparmi, erano a casa al sicuro e poi sono grandi. Non dovevo preoccuparmi per ma', in clinica era servita e riverita di tutto punto. E Miki era lontano (per Miki capitolo a parte..). Non c'erano pa' e i miei fratelli ad assillarmi coi loro problemi. Dovevo pensare solo a me stessa. Spento. Tutto spento. Una sera mentre confidavo queste mie sensazioni a Rory lei mi ha detto: "Sai questo come si chiama? Andare in vacanza!" E si è messa a ridere. Ragazzi! Sono stata in vacanza e non ero partita per questo motivo....
Porta Elisa, la prima porta che ho visto della Lucca storica.(E internet continua a fare i capricci! Sgrunt!!!)