Fiumecheva

Post N° 88


"Ieri è stato il tuo compleanno. 52 anni. Ventidue li hai passati con me. Ti ho amato, ti ho amato tanto e ancora ti amavo quando ti ho costretto ad andartene. Per mesi poi mi hai seguito di nascosto, e mi hai fatta seguire,ma me ne sono accorta, ti ho visto. Cercavi "l'altro" il colpevole del mio cambiamento, ma non sei mai riuscito a capire che il tuo "rivale" tu lo conoscevi bene, eri solo e soltanto tu "l'altro".All'inizio dell'anno abbiamo deciso che te ne saresti andato di casa, i figli se lo aspettavano, da qualche anno le cose tra noi non andavano bene. Hai iniziato subito a dormire dai tuoi genitori e un po' alla volta hai portato via le tue cose, ci sono voluti mesi, mesi in cui abbiamo cercato di non incontraci mai.O almeno io cercavo di non incontrarti, tu mi ossesionavi sempre con la stessa domanda:"Perchè? Se ci fosse un altro me ne farei una ragione!"Perchè, perchè, perchè, te l'avevo spiegato in mille modi, ma alla fine a furia di spiegare non lo sapevo nemmeno più io.Oggi Rory mi ha detto una cosa che mi ha fatto pensare:" Sai, mamy? Quando ero piccola non pensavo mai e poi mai che voi  un giorno sareste arrivati a questo. Eravate per me una coppia perfetta, non vi ho mai sentito litigare. Non vi siete mai insultati..."Già, non abbiamo mai litigato veramente e forse questa non è stata una buona cosa.Ti ricordi quando mi hai consegnato definitivamente le chiavi di casa? (17 maggio, il giorno dopo il mio compleanno, questa data mi perseguita!)"Tu in questi anni mi hai fatto sempre del bene. quando mi hai sposato mi hai salvato la vita, ma ora mi rimandi la da dove sono venuto e me la distruggi"La tua risposta era proprio nelle parole che mi hai detto quel giorno.Per mesi è stato come se la mia anima si fosse addormentata, continuavo la mia vita come il solito casa, lavoro, figli, ma senza di te. Avevo chiesto a te e ai parenti informati "il silenzio stampa", in un paese piccolo come il nostro nessuno si fa gli affari suoi, ma io volevo pace e poche domande indiscrete. E tu invece non hai fatto che parlare con tutti. Non ho mai detto una parola contro di te e devo dire che ho provato una certa soddisfazione a vedere il volto stupito di parecchi impiccioni che si aspettavano di poter diffondere delle News fresche fresche. Comunque col passare del tempo non ho più aspettato che tu facessi un gesto che potesse farmi ritornare sui miei passi e, se anche a volte mi capitava di tornare a casa con qualcosa da raccontarti e di rendermi conto in un secondo momento che tu non c'eri più, ho iniziato apprezzare la vita senza te. E ho deciso di andare da un avvocato. 11 dicembre 2003, 23 anni e 4 giorni dopo il giorno del nostro matrimonio c'è stata la sentenza di separazione.Quel giorno, davanti al giudice, ho sentito come se il cuore mi fosse strappato dal petto. L'avevo voluto io, ma faceva lo stesso un gran male.Ieri hai compiuto gli anni e come l'anno scorso lo hai festeggiato con Topino, gli altri dovevano lavorare. Ultimamente sei più assiduo con i tuoi figli, i soliti impiccioni mi fanno notare che fai una vita piuttosto libera e da ragazzino e io allora rispondo:" Embeh!"Non m'importa cosa fai o cosa non fai, ma m'importa quello che vedo negli occhi dei nostri figli e quello che vedo ora è che sono più sereni.Continua così, stai risalendo la china :-) "