Fiumecheva

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La Giovane Donna fu dimessa dall'ospedale con la raccomandazione di cercare un altro figlio non prima di 6 mesi da quella brutta notte.Sei mesi passarono lenti, la piccola Marta era la gioa della Giovane Donna, e il Giovane Timido Uomo fu toccato anche lui dalla perdita, silenzioso, come era nel suo carattere, in qualche modo ne soffrì, nei primi mesi quasi pareva avesse paura ad avvicinarsi a lei, l'abbracciava rigido come se avesse tra le mani un oggetto di cristallo fragilissimo.Poi il tempo passa e le ferite guariscono, o almeno così sembra, o semplicemente ci si abitua a quel dolore di fondo, che rimane li come un'opera incompiuta, un rumore continuo che ormai non ascolti più.Al momento giusto decidere e avere un altro figlio fu facile.Fu una gravidanza piena di preoccupazioni, ma anche di gioa, i continui controlli permisero all Giovane Donna di vedere attraverso l'ecografie ogni momento delllo sviluppo del suo bambino dentro di se.E lo vide piccino addormentato come un bruchino col suo testone e braccine e gambine appena abbozzate e 15 gioni dopo bello sveglio completamenta formato con quel tubicino che usciva dalla pancia pareva un piccolo astronauta che saltellava portandosi alla bocca prima una manina e poi l'altra e poi.... poi finalmente l'ultima ecografia lui che se stava già in posizione a testa in giù, tutto raggomitolato e decisamente in un ambiente strettissimo, teneva una manina sulla fronte col palmo verso l'esterno con un'espressione corrucciata sembrava dicesse:"Mamma mia come sono stressato!"......