"Sei mesi sono passatiDa quando ci ha lasciatiMa nei nostri pensieriE' come se fosse solo ieriLa tua morte ci ha segnatoPerchè arrivata in un momento inaspettatoE per quanto ci abbiamo voluto provareNon lo riusciamo ad accettareMa la tua presenza è costanteCi riempe la mente in ogni istanteQuando ti veniamo a trovareNon perdiamo occasione per parlareSeduti di fronte a gambe accavallateCi facciamo delle lunghe chiacchierateNon ci importa di cosa la gente possa direNoi siamo sicuri che ci puoi sentireAnche se a volte di dirlo lo abbiamo scordatoCaro babbo ti abbiamo sempre amato"Ciao babbo;ore 21,30, ora sono esattamente sei mesi che sei andato via, pensavo che il tempo avrebbe attuttito la fitta dolorosa che da il ricordo di quel giorno, ma non passa e nel momento che la sento sembra eterna, non passerà mai. La poesia che ho scritto sopra è di Lele ed esprime esattamente ciò che tutti i tuoi tre figli stanno provando.Siamo smarriti senza te, ma nello stesso tempo determinati e propositivi, in fondo siamo parte di te.Spesso veniamo a trovarti, i miei fratelli più di me, e parlando tra di noi abbiamo scoperto che di fronte alla tua tomba ci mettimo tutti allo stesso modo:seduti a terra con le gambe incrociate. Ne abbiamo di cose da dirti. Io non ti porto mai niente, Anto invece abbellisce il balconcino della tua lapide con centrini e fiori, ti ha portato insieme a Lele anche delle spighe di grano ormai maturo, cresce nella terra che tu hai lavorato, è il tuo grano....Pa', non mi passa, ho ancora nelle orecchie le parole che mi hai detto solo dieci gioni prima che te ne andassi, era stata una giornata pesante e un po' abbiamo discusso, non volevo arrabiarmi e per sbollirmi un po' sono uscita dalla stanza per tornarci poco dopo, tu ci eri rimasto malissimo:"Non essere arrabbiata con me, io ti voglio tanto bene" Ti ho risposto che non ce l'avevo con te e abbiamo fatto pace.Io non ti ho mai detto che ti voglio bene, Lele invece lo ha fatto. Anto ti a coccolato di più e ti porta sempre i fiori. Io no, non vengo spesso e non ti porto nulla, mi limito a restare li, seduta davanti a te, poi busso nel marmo e me ne vado.......
sei mesi....
"Sei mesi sono passatiDa quando ci ha lasciatiMa nei nostri pensieriE' come se fosse solo ieriLa tua morte ci ha segnatoPerchè arrivata in un momento inaspettatoE per quanto ci abbiamo voluto provareNon lo riusciamo ad accettareMa la tua presenza è costanteCi riempe la mente in ogni istanteQuando ti veniamo a trovareNon perdiamo occasione per parlareSeduti di fronte a gambe accavallateCi facciamo delle lunghe chiacchierateNon ci importa di cosa la gente possa direNoi siamo sicuri che ci puoi sentireAnche se a volte di dirlo lo abbiamo scordatoCaro babbo ti abbiamo sempre amato"Ciao babbo;ore 21,30, ora sono esattamente sei mesi che sei andato via, pensavo che il tempo avrebbe attuttito la fitta dolorosa che da il ricordo di quel giorno, ma non passa e nel momento che la sento sembra eterna, non passerà mai. La poesia che ho scritto sopra è di Lele ed esprime esattamente ciò che tutti i tuoi tre figli stanno provando.Siamo smarriti senza te, ma nello stesso tempo determinati e propositivi, in fondo siamo parte di te.Spesso veniamo a trovarti, i miei fratelli più di me, e parlando tra di noi abbiamo scoperto che di fronte alla tua tomba ci mettimo tutti allo stesso modo:seduti a terra con le gambe incrociate. Ne abbiamo di cose da dirti. Io non ti porto mai niente, Anto invece abbellisce il balconcino della tua lapide con centrini e fiori, ti ha portato insieme a Lele anche delle spighe di grano ormai maturo, cresce nella terra che tu hai lavorato, è il tuo grano....Pa', non mi passa, ho ancora nelle orecchie le parole che mi hai detto solo dieci gioni prima che te ne andassi, era stata una giornata pesante e un po' abbiamo discusso, non volevo arrabiarmi e per sbollirmi un po' sono uscita dalla stanza per tornarci poco dopo, tu ci eri rimasto malissimo:"Non essere arrabbiata con me, io ti voglio tanto bene" Ti ho risposto che non ce l'avevo con te e abbiamo fatto pace.Io non ti ho mai detto che ti voglio bene, Lele invece lo ha fatto. Anto ti a coccolato di più e ti porta sempre i fiori. Io no, non vengo spesso e non ti porto nulla, mi limito a restare li, seduta davanti a te, poi busso nel marmo e me ne vado.......