
Il parto difficile aveva debilitato la Donna dalla Lunga Treccia che per un paio di giorni ebbe la febbre, ma lo strano Uomo Ombra di occupò di lei e dei bambini.
Era un uomo di poche parole:
"Mangia... bevi... allatta la piccola..."
Sembrava darle ordini continuamente.
Aveva i capelli mossi lunghi fino alle spalle, metà del viso restava sempre coperto da loro, il naso leggermente aquilino e una corta barba gli ricopriva le guance, alla fine del suo viso era ben distinguibile solo un occhio scuro e penetrante. Le sue spalle erano forti e indossava una pelle d'orso, questo faceva supporre che probabilmente era un grande cacciatore.
La mattina usciva presto dalla caverna per poi tornare altrettanto presto con cibo sufficiente per sfamare lei e Bimbo che Sorride, a volte prendeva in braccio il piccolo e usciva con lui per poco tempo. Per la notte si era ricavato un giaciglio accanto al fuoco, ma sembrava non dormire mai, spesso si alzava per controllare le condizioni della Donna dalla Lunga Treccia.
La mattina del terzo giorno lei si svegliò senza febbre, stava molto meglio, si sentiva ancora debole, ma anche tanto affamata, nei due giorni precedenti lui l'aveva forzata a mangiare, ma con scarsi risultati. Si alzò e con lo sguardo ispeziònò tutta la caverna, ogni cosa era al suo posto, Bimbo che Sorride e la piccola dormivano ancora, cercò l'Uomo Ombra, ma lui se n'era già andato.
La piccola reclamò la sua poppata e di conseguenza anche Bimbo che Sorride si svegliò e vedendo sua madre allattare la piccola si avvicinò pure lui, avido, al suo seno e lei lo lasciò fare.
L'Uomo Ombra rientrò e, posando il suo carico fatto di borracce e borse, prese il piccolo e lo allontanò con garbo dalla madre.
"Eh no! Ragazzo! Il latte della mamma ora serve di più a tua sorella!"
La Donna dalla Lunga Treccia protestò:
"Ma è ancora così piccolo!"
"Sei ancora debole, non hai abbastanza latte per tutti e due, la piccola ne soffrirà."
Poi girandosi verso Bimbo che Sorride:
"E poi lui può nutrirsi in altro modo, vero piccolo?"
Il piccolo non era affatto disturbato dal fatto di essere stato staccato dalla madre, anzi si mise a frugare fra le cose dell'Uomo Ombra che lo aiutò a trovare ciò che stava cercando. L'Uomo Ombra aprì una delle sue borracce e l'avvicinò alla bocca del piccolo che bevve con avidità.
"Che cos'è?"
Chiese la Donna dalla Lunga Treccia
"Latte di capra."
"Tu sei un grande cacciatore?"
Gli chiese la Donna dalla Lunga Treccia notando, oltre la pelle che indossava, anche una cicatrice sull'avambraccio destro.
"Non direi."
Rispose l'Uomo Ombra tirando fuori da una delle sue borse, radici e erbe essicate per metterle poi a bollire sul fuoco. Ma la Donna dalla Lunga Treccia continuò, mentre rimetteva la piccola, ormai addormentata, nel cesto che le faceva da culla.
"Ma la pelle che indossi è di un orso e tutti sanno che non è facile catturare un orso."
"E' l'unico animale grosso che ho uciso e l'ho fatto solo per difendermi e come ricordo non mi ha lasciato solo la sua pelle.."
La Donna dalla Lunga Treccia lo interruppe
"Ah! Anche la cicatrice sul braccio..."
Ma lui girandosi continuò
"E anche questa..."
E spostando la ciocca di capelli che gli ricopriva sempre la parte destra del volto gliela mostrò e lei alla vista si portò una mano alla bocca per trattenere un grido. Una profonda cicatrice attraversava l'occhio destro partendo da sopra il sopracciglio e arrivando alla guancia. Alla reazione della donna, l'Uomo Ombra si ricoprì il volto e girandosi ritornò alle sue faccende.
"Perdonami!"
Disse la Donna dalla Lunga Treccia rendendosi conto della sua reazione esagerata.
"Non preoccuparti, so che non è bella da vedere."
La donna dalla Lunga Treccia si alzò e si avvicinò alla parete della caverna, tolse la pietra e fece entrare il raggio di sole. Il raggio la illuminò e lei tese il viso verso la luce, l'Uomo Ombra si girò a guardarla: il suo viso era pallido e magro, era evidente che durante l'inverno aveva sofferto, ma nonostante questo era ancora tanto bella, i lunghi capelli biondi le arrivavano fin oltre la vita... L'Uomo Ombra distolse lo sguardo, il suo cuore mutò il ritmo e questo lo confuse.
La Donna dalla Lunga Treccia prese la spazzola e si spazzolò i capelli e poi li acconciò nella sua solita treccia, e tornò a riposare, ancora non aveva abbastanza forze.
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il 29/01/2023 alle 10:13
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