Creato da fiumecheva il 06/05/2005

Fiumecheva

E continuo a camminare

 

Messaggi di Maggio 2008

Post N° 585

Post n°585 pubblicato il 22 Maggio 2008 da fiumecheva
 
Tag: Diario

Oggi visita fisiatrica per ma'.
Avevamo l'appuntamento alle 10, alle 11 ancora la dottoressa non si vedeva e inizio a scocciarmi un po', io non pretendo di essere fiscale, ma certo un po' di rispetto ci vorrebbe, 11, 15, altre 5 persone sono in sala d'aspetto e sembrano sedute sulle braci, si inizia a parlare e si scopre che tutti abbiamo appuntamento alle 10, al che sono un tantino più che scocciata, e non solo io. 11,30, finalmente la dottoressa si degna di arrivare. Iniziano le visite, ma' è l'unica del gruppo che ha un'amputazione visibile. Tocca a ma' e .....
Conclusione della visita: Si inizia seriamente a pensare  come portarla a camminare di nuovo dopo più di un anno che non lo fa.
Prima fase: la protesi
Seconda fase: Valutazione del suo stato e eventuale ginnastica per rafforzare i muscoli...
E poi.....
E poi si vedrà

un passo alla volta... un passo alla volta...
Non vorrei pensarci, ma accade e ogni volta mi si chiude la gola dall'emozione.
Sarà come quando ho visto per la prima volta la mia Rory camminare da sola...
forse anche di più....
Sì, di più

 
 
 

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Post n°584 pubblicato il 21 Maggio 2008 da fiumecheva
 
Foto di fiumecheva

Era giorno di Bar per il Giovane Uomo, era il giorno stabilito per una partita a carte e una bevuta con gli amici. A dire il vero i giorni stabiliti per le uscite con gli amici erano tre alla settimana.
Da un paio di giorni, però, la Giovane Donna non stava molto bene, tesa e stanca il mattino aveva visto delle perdite scure che la preoccuparono ancora di più, il medico le disse di mettersi a riposo, lei obbedì, ma non era affatto tranquilla.
Era giorno di bar.
Dopo cena, il Giovane Uomo le disse:
"Che dici? Posso andare?"
Lei gli rispose:
"Vai, vai pure"
E lui non se lo fece ripetere due volte, e si era lavato la coscienza...
(Ma "Cristo Santo"!!!! Neanche doveva fargliela quella domanda!)
La Giovane Donna, sparecchiò la tavola (non lavò i piatti, era troppo stanca) mise a letto la Piccola Marta e andò a dormire pure lei.
O almeno ci provò a dormire.
La pancia iniziò a farle male e ora che era alla sua seconda gravidanza riconobbe chiaramente le contrazioni, cercò di restare calma, ma quando vide che perdeva sangue si mise a piangere.
Telefonò a sua madre e poi al marito che era al bar:
"E' meglio che torni a casa e mi porti in ospedale."
Sua madre arrivò poco prima del Giovane Uomo, arrotolò la Piccola Marta in una coperta e la prese in braccio, prima di portare via la bambina guardò sua figlia con aria triste:
"Mi raccomando, appena potete fatemi sapere..."
Arrivati al prontosoccorso fu fatta stendere in una barella, il medico di turno (il caso volle che fosse lo stesso medico che l'aiutò a partorire la prima volta) le parlò con dolcezza tutto il tempo, intanto che il marito riferiva i dati all'infermiere per compilare la scheda, poi passò a visitarla....
Non riuscì a fermarla...
La sentì scivolare via dal suo corpo....
La pancia era vuota, ma lei non voleva crederlo...
"Purtroppo signora...."
(No! Non è vero)
"... questa gravidanza non è andata bene..."
(Ora mi faranno una flebo, poi staremo meglio...)
La portarono in reparto in una stanza con altre sei donne, era notte e dormivano già tutte.
Il suo letto era vicino alla parete proprio dove era appeso il crocefisso, da sdraiata lo vedeva benissimo, di fianco e sopra di lei.
Il Giovane Uomo tornò a casa e lei rimase li, per tutta la notte a fissare il crocefisso illuminato dalla luce soffusa del corridoio:
"Fa che non sia vero, ferma tutto... ti prego.... ti prego... ti prego... ti prego...................."
Negando che ormai Laura non c'era più.......

 
 
 

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Post n°583 pubblicato il 21 Maggio 2008 da fiumecheva
 
Foto di fiumecheva

In una notte di dicembre la Giovane Donna si svegliò all'improvviso col cuore in gola.
Aveva appena fatto un sogno talmente pieno di immagini e caotico che non riusciva a dargli un capo e una coda, solo una scena le era rimasta impressa, forse l'ultima, forse proprio quella che l'aveva svegliata con quel senso di ansia e col cuore che andava a mille.
Nel sogno si tovava nel bagno di casa, vedeva lei stessa in piedi in mezzo alla stanza e teneva racchiuso fra le mani qualcosa.
Poi lentamente le i apriva le mani e, sul palmo di una, vedeva che stava tenendo un pesciolino morto, uno di quei pesciolini che attraverso le carni trasparenti gli si può vedere chiaramente la lisca,un pesciolino fantasma.
Rimase per un po' sveglia, poi appena il ritmo del cuore si stabilizzò riprese a dormire.
Non pensò più al sogno fino a quando, giorni dopo, la cosa non si ripetè. Ma stavolta invece di trovarsi sul palmo delle mani un pesciolino morto, trovò un piccolissimo bambino nella classica posizione fetale.
Nel sogno la Giovane Donna continuava a guardare il piccolissimo bambino e a chiedersi che cosa avrebbe potuto fare per salvarlo, ma sentendosi anche completamente impotente.
La giovane Donna pensò che erano le sue paure che poi si manifestavano nei sogni.
Passarono altri giorni e arrivò un terzo sogno,
era la notte di Natale.
Vide di nuovo se stessa, era in mezzo a gente, sorrideva, per mano teneva la piccola Marta e in braccio aveva un'altra bambina, una bellissima bambina mora.
Ma questa bambina aveva qualcosa che non andava: la sua testolina ciondolava, non riusciva a tenerla dritta, le sue braccina erano inerti e non sorrideva. Insomma stava in braccio alla sua mamma come una bambolina di pezza.
E così anche questo terzo sogno lasciò traccia dentro l'anima della Giovane Donna.
Un po' come nel racconto di Dickens aveva ricevuto la visite dei tre fantasmi, quello del passato, del presente e del futuro, ma allora non riusciva a capire che significato potessero avere.
Lo capì pochi giorni dopo, esattamente tre gioni dopo.......

 
 
 

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Post n°582 pubblicato il 20 Maggio 2008 da fiumecheva
 
Foto di fiumecheva

Essere madre era la cosa che desiderava di più dalla vita.
Tante cose la deludevano, e non si sentiva forte abbastanza per riuscirle a cambiarle, a ogni intrommissione nella sua vita, la Giovane Donna, chinava la testa e lasciava correre.
Essere incinta, invece, la faceva sentire quasi onnipotente, sicura, per suo figlio avrebbe scatenato anche una guerra, essere incinta, dare la vita era divino.
Forse era proprio questo il suo peccato: pargonarsi quasi a Dio.
La seconda gravidanza iniziò bene, dimentica delle traversie passate con la prima, viveva nel suo mondo incantato, portando con se anche la piccola Marta.
In fondo che altro poteva fare? Erano sempre sole.
La Giovane Donna andava a lavorare e si portava con se anche la Piccola Marta, tornava a casa ed erano sempre lei e Marta.
Lei e Marta e un altro piccolo in arrivo.
Parlavano spesso del piccolo che sarebbe arrivato. Marta aveva iniziato presto a parlare ed era grande soddisfazione per la Giovane Donna chiacchierare con quel piccolo essere sempre in movimento. Spesso Marta saliva in braccio a sua madre, le toccava la pancia appena arrottondata e diceva accarezzandola:"Fratellino"
La Giovane Donna le parlava del fratellino o sorellina, cercando d'immaginarselo e cercando di farlo immaginare anche a Marta.
Decisero che sarebbe stata una sorellina e che l'avrebbero chiamata Laura come il simpatico personaggio del cartone animato che Marta seguiva in quel periodo.
Laura, sempre sorridente e in movimento come Marta, ma, al contrario di lei, con i capelli scuri come quelli della mamma.
Si, la Giovane Donna si sentiva bene, ma iniziò a fare sogni strani che capì solo dopo molto tempo.
Sogni che le rimarranno dentro per tutta la vita.....

 
 
 

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Post n°581 pubblicato il 19 Maggio 2008 da fiumecheva
 
Foto di fiumecheva

La Giovane Donna desiderava una famiglia numerosa, amava i bambini e sentiva che la sua vita sarebbe stata completa diventando madre.
Cosa c'era di più facile che desiderare ed avere un figlio, anzi più figli?
Facile, infatti rimase subito incinta, ma ciò che non sapeva è che la sua gravidanza non sarebbe stata facile e neppure le successive.
Le famiglie dei due giovani sposi continuavano a intrommettersi nella loro vita, la prima gravidanza fu presa come uno schiaffo o peggio, le parole testuali del suocero furono:"Avrei preso meglio un pugno nello stomaco che questa notizia"
La Giovane Donna non capiva, la nascita di un bambino non doveva essere fonte di gioia?
E così lei trattenne dentro di se il suo entusiasmo, cercò di non pensare a quelle parole e hai malumori, dentro di se aveva una vita, che desiderava e che amava già, ancora prima di concepirla.
Come ho detto sopra la gravidanza non fu facile, ignara di cosa fossero le contrazioni e visto l'ambiente in cui viveva, ignorava i dolori che a volte la facevano fermare per un attimo qualunque cosa facesse, e non diceva mai nulla, ma spesso si sentiva stanca e aveva proprio bisogno di stendersi e riposare.
Sua madre la trovò sul divano, pensierosa e quasi l'aggredì:
"Beh! Cosa credi di passare i nove mesi così? Sei incinta non malata!"
La Giovane Donna riprese a lavorare, ma dopo pochi giorni venne ricoverata urgentemente per minaccia di parto prematuro. Restò una settimana in ospedale, le contrazioni vennero fermate e poi con una cura rispedita a casa con la condizione che restasse a riposo assoluto.
E il Giovane e Timido Uomo dov'era quando c'era bisogno di lui?
Ah, già, andava a lavorare e quando non lavorava passava spesso al bar,
vuoi forse impedire a un Giovane Uomo una bevuta ogni tanto con gli amici?...
Finalmente arrivò il giorno del parto (veramente era un po' anticipato, ma ormai non c'era più pericolo per il bambino) e nacque Marta, la più bella bambina che la Giovane Donna avesse visto sulla terra. Tanto bella e tenera che per un po' le due famiglie rivali sembravano andare finalmente d'accordo.
Così dolce che la Giovane Donna non tardò molto a desiderare un altro figlio che facesse compagnia alla sorellina e che le raddoppiasse la gioia, dimenticando le cose che aveva passato con la prima gravidanza.
La seconda gravidanza fu presa ancora una volta come un brutto scherzo, dalla famiglia di entrambi i Giovani Sposi.......

 
 
 

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