Misteri

I DOGON E L'ENIGMA DI SIRIO

Nel 1976 uscì “Il Mistero di Sirio” di Robert Temple, in cui si sosteneva che i Dogon, una tribù dell’Africa occidentale, avessero avuto, nel loro passato, visite da parte di esseri anfibi molto evoluti provenienti dal sistema solare gravitante attorno alla stella Sirio, stella principale della costellazione del Cane Maggiore, distante 8,6 anni luce dalla Terra (chiamata da loro Sigu Tolo).

Guardacaso, anche le antiche civiltà della Mesopotamia ci parlano degli Oannes, i mitici uomini-pesce, che in numero di 7 (probabilmente il numero ha solo un significato simbolico) giunsero sulla Terra, agli albori dell’umanità, per istruire la razza umana. A sostegno di tali storie, ci sono proprio certi fatti incredibili relativi ai Dogon. Ancora oggi vivono in un’eterna età della pietra, con tradizioni vecchie di chissà quante centinaia d’anni, vicino a Mandiagara, 300 Km a sud di Timbuctu, nel Mali. Due antropologi, Marcel Griaule e Germaine Dieterlen, li hanno studiati per circa vent’anni, dal 1931 al 1952. Ogni sessant’anni i Dogon svolgono una cerimonia in onore di Sirio, stella che, contro ogni aspettativa, conoscono molto bene. Addirittura, sanno che oltre a Sirio, esistono anche altre due stelle molto vicine alla prima, Sirio B (da loro chiamata Po Tolo, “stella di grano”, per via della sua “durezza”, infatti solo di recente si è scoperto che si tratta di una nana bianca molto densa), e Sirio C (scoperta solo nel 1995 da due astronomi francesi, Benest e Duvent). Infatti, si tratterebbe di una sistema stellare multiplo, formato da tre stelle, l’una vicina all’altra. Sanno anche che Sirio B impiega 50 anni per rivoluzionare nella sua orbita ellittica attorno alla più grande stella Sirio. Tutte nozioni confermate solo di recente dagli astronomi. Come può una tribù così primitiva avere tali conoscenze scientifiche? I Dogon dicono che sono stati i “Nommo” a dar loro tali conoscenze; questo infatti era il nome di tali esseri superiori.

Curioso il fatto che anche i Sumeri ci abbiano parlato di esseri anfibi provenienti dall’attuale Golfo Persico, gli Oannes, di cui si è già detto in precedenza. Questi avrebbero avuto un contatto con gli uomini di allora, in prossimità dell’antica città di Eridu, all’incirca nello stesso periodo in cui i Nommo fecero visita ai Dogon. Secondo la mitologia mesopotamica, furono gli stessi Oannes, inviati sulla Terra dagli Annunaki (gli dei superiori), a fondare la prima città in Mesopotamia, cioè Eridu. Il paradiso terrestre dei Sumeri quindi non fu un giardino dell’Eden, ma una città.

Negli anni seguenti la pubblicazione del suo libro, Temple venne minacciato e ostacolato nella sua carriera di scrittore da “uomini misteriosi”, forse della CIA (secondo il parere dello stesso autore). Perché? Chi aveva interesse ad ostacolare il suo lavoro? Qualcuno voleva forse nascondere la verità riguardo Sirio e i Dogon?

Ma non è tutto. I Dogon sostengono che i loro “dei” anfibi un giorno faranno ritorno sulla Terra “per governarne le acque”, nel fatidico “Giorno del Pesce”. Infatti, questi esseri alieni, non avrebbero mai fatto ritorno sul loro pianeta, ma vivrebbero da qualche parte vicino alla Terra, forse su Phoebe (220 km di diametro), una delle 18 lune di Saturno (i Dogon sono a conoscenza, tra le altre cose, degli “anelli” del pianeta, non visibili ad occhio nudo. Com’è possibile questo?). Scoperta nel 1898, rispetto agli altri satelliti, è il più distante dal pianeta. 9 milioni di km distante da Iapetus, secondo a Phoebe in ordine di distanza. Sarà un caso? Potrebbe trattarsi, non di un satellite naturale, ma di una capsula aliena contenente proprio gli Oannes in animazione sospesa, infatti è l’unico stranamente a non essere costellato da crateri, come invece succede a tutti gli altri e ad avere un’orbita retrograda. Ancor oggi, per gli astronomi, Phoebe rappresenta un mistero, anche per via della sua bassa densità (solo 0,7), decisamente anomala. La scienza s’indaga sul materiale da cui sarebbe composta questa strana luna di Saturno. Invece, secondo Z. Sitchin, gli Oannes proverrebbero dal decimo pianeta del Sistema solare, chiamato dai Sumeri "Nibiru". Un pianeta non ancora scoperto dalla razza umana, che rivoluzionerebbe attorno al nostro Sole in un arco di tempo di circa 10.500 anni.

Secondo alcuni studiosi i Dogon avrebbero appreso le loro conoscenze dagli Egizi, che già parecchi secoli fa sapevano lavorare il vetro, fabbricare lenti e, quindi, costruire telescopi. Mentre per altri, furono i missionari bianchi d’inizio secolo a dar loro tali conoscenze.

Robert Temple venne intervistato nel programma radiofonico "The Zoh Show” il 9 Ottobre 1998. Durante l’intervista affermò: “…ho scoperto qualcosa di molto strano, ossia che la NASA sta cercando di occultare parte del programma della sonda Cassini diretta verso Saturno, che è destinata a studiare una delle sue lune chiamata Phoebe. Questa luna stranamente è l’unica nel sistema solare perfettamente levigata, rotonda e priva di crateri, e potrebbe essere in realtà un veicolo interstellare, pieno di esseri acquatici addormentati. Anzi, credo che ora non dormano più, perlomeno dal 1981, perché in quella data il Voyager One entrò nel sistema di Saturno, e sicuramente questo li avrà svegliati…”

ARTICOLO TRATTO DAL SITO DI C.R.O.P