Creato da MisteroNautilus il 03/06/2014

N

sequel

MATERIA

Ultimi post creati

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Ufficialmente un’artista e grafica,  una specie di nume tutelare dei blog, un Genius Loci , una sorta di levatrice delle idee al di sopra della parole. Il verbo  non sarebbe stato il suo strumento per farsi conoscere [...] Il suo potere di vedere gli schemi, la rete di relazione tra le cose e tra le cose ai vari livelli, la rendeva un’analista formidabile.

« Bisognerebbe ragionare.
Ricordi Piero Manzoni e la pittora organica
con tutto quello che deriva dai colori organici e naturali?
Tu usi materiali organici digitali.
Lo schermo è il luogo dove coagula la storia delle immagini che usi,
con la tua trasformazione,
le traiettorie (temporali e spaziali) hanno una nuova strada».
 

ANAMNESI D'ARTE.

 

Rido' forma al tempo, collage, schizzi, pagine strappate, acquarelli, appunti, foto, composizioni digitali in cartelle cliniche di un male d'arte.

 

ULTIMI COMMENTI

Certe volte mi fate paura. Ma mai quanto me stesso.
Inviato da: cassetta2
il 28/04/2020 alle 17:00
 
Mi riconoscerai. Sono quello che esce a fare un giro in...
Inviato da: cassetta2
il 20/09/2018 alle 17:06
 
grazie infinite
Inviato da: MisteroNautilus
il 11/02/2018 alle 00:21
 
e dall'alchemico è piombo e oro:)
Inviato da: MisteroNautilus
il 11/02/2018 alle 00:20
 
?altro può sempre chiedere a Libero Aiuto come mai non sia...
Inviato da: MisteroNautilus
il 11/02/2018 alle 00:19
 
 

 

GRAFICANTASTICARE arte organica digitale e i borderline

Post n°10 pubblicato il 20 Febbraio 2018 da MisteroNautilus
 

 



« Bisognerebbe ragionare.
Ricordi Piero Manzoni e la pittora organica
con tutto quello che deriva dai colori organici e naturali?
Tu usi materiali organici digitali.
Lo schermo è il luogo dove coagula la storia delle immagini che usi,
con la tua trasformazione,
le traiettorie (temporali e spaziali) hanno una nuova strada».

Il tempo in cui ero persa nell'arte grafica digitale è coniato con  g.r.a.f.i.c.a.n.t.a.s.t.i.c.a.r.e.
Ho ascoltato ogni racconto, tesi ed emozione sulle opere sortite.

"tu sai cosa sei mentre lo fai"

Ho molti altri virgolettati da raccogliere, oltra quelli che hanno battezzato il blog.
Ciò che poi mi è apparso nel tempo sono i borderline e i misogini.
I primi hanno apprezzato e poi devastato la mia arte.
I secondi non ammettono l'artista donna.

e a tal proposito cito Carol Rama, si che lei sapeva cosa era certa produzione...



Posso parlare e fare arte da qualsiasi punto io voglia cominciare per altri
discutere l'Arte diventa offesa


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Quadro clinico: vedere forme

Post n°9 pubblicato il 30 Gennaio 2018 da MisteroNautilus
 

 

Tra il segno e la sua intuizione c'è la materia.

 Non vi sorprenderebbe che un groviglio di rottami si qualifichi in un'altra dimensione -   quelle delle bonifiche ambientali - come un samurai spazzatronico?

 Se nessun insetto lo disturba!

 Quadro clinico del 21, del vedere forme

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Luogo non Luogo Allestimento

 

Un'Opera d'arte è soprattutto un Non Luogo, l'astrazione infinita di una visione; l'Allestimento un luogo inesistente reso esistente. Tutto l'esistente e l'inesistente veicolano assieme il messaggio d'arte.

L'arte può produrre una certa spersonalizzazione fisico spaziale nell'osservatore che non metabolizza i simboli o i concetti adoperati nell'Opera.

Tale limite è umano, è locale, ha luogo. Si deducono facilmente gli ancoraggi a tabù mai rimossi e liberati. Tuttavia l'inesistente si affaccia con vigore nella realtà.
OSSERVA

 


- OPERA. Rebus in più atti | ALLESTIMENTO

 

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18 pounds

Post n°7 pubblicato il 21 Gennaio 2018 da MisteroNautilus
 

 

Un  tempo acquerellavo intingendo il pennellino Winsor Newton nell'acqua che si raccoglieva nell'incavo delle foglie di geranio.  La  tascabile di water colours costò 18 pounds.

"Potrei sopravvivere senza un fucile? Solo con il sogno o l'arte?" 

Spesso nei film distopici si nota l'archeologia delle biblioteche, il raro libro, perduto tesoro di sapere e immaginazione e L'arte, abbandonata. Forse potrei vivere scambiando un sogno in una terra desolata dove le armi regolano la vita. Forse. 

 

 
 
 

Male d'Arte. Godimento

Post n°6 pubblicato il 18 Gennaio 2018 da MisteroNautilus
 

 

 

C'è un motivo nella ripetizione a reitare un godimento, secondo la psicoanalisi lacaniana è la perversione.

 L'apparato inconscio 

 di godimento

 desiderio sintomi e pulsioni

 per logica non conosce negazione.

Questa spiazzante figura unica, il GODIMENTO dietro la quale siamo tutti uguali.

Precisamente siamo in grado di dire sempre tutto e nulla ripetendoci.

Penso questo da quando mi sono imbattuta in Luther Blisset, vocis unique, in questo caso sottilmente ancorato all'orrore di un proprio piacere a noi stesso ignoto:
l'uomo dei topi di Freud che qui diventa, nella sua ripetizione  l'uomo dei molluschi, del gratta testa e anche della sottile inquietudine cui sopra, Altro da noi che da tanti diventa 1.

L'opera è collocata nell'immaginario più contemporaneo degli "Arcani" rispetto alla tradizionale linea dei Tarocchi conosciuti:  "Allegati" per questo. Ideati con Tirillio. (.36). 
Ha come ogni Lama che  si rispetti il suo significato rovesciato e rovesciabile.
A voi la lama.
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MN: Anamnesi d'Arte. Ri do forma

Post n°5 pubblicato il 16 Gennaio 2018 da MisteroNautilus
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Era il tempo di una certa convinzione o necessità a ripetere idealmente un oggetto, meglio se sferico che, dividendosi e rompendosi, originava un sé stesso nuovo ma identico: in continuo movimento di spaccatura con l'origine tonda, per scissione binaria e conservativa della riproduzione più elementare. 

Come la ricerca del segno significante nella prima descrizione del mondo del neonato, l' infante,  l'uomo venuto al mondo si arrabatta e ricerca scarabbocchiando i simboli del suo percepito in un continuo test proiettivo di Rorschach, tanto da credere, oggi, che sia possibile recuperare vecchi disegni per ricostruire un certo male d'arte.

Così digitalizzando carte, bozze, retini, lucidi, vecchie pagine strappate, scarabocchi, ricompongo, giocando all'arte, mentre mi diverto ri do forma al mio immaginario e scopro le  Cartelle Cliniche del paziente, l'Anamnesi da scartabellare

L'archivio è vecchio e la patina del tempo vi resta appiccicata

 

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La prima descrizione del mondo.

Post n°4 pubblicato il 15 Gennaio 2018 da MisteroNautilus
 

 

Prendere le cose alla larga, con preamboli, introduzioni e avvicinamenti all'oggetto di rappresentazione. Tante combinazioni per arrivare ad un assunto efficace, con enormi perdite di tempo, probabilmente. Perchè far affiorare addirittura il passato? E l'assunto sarà realmente efficace? Certo sottointende al lavorio di attesa e ricerca di una intuizione, un processare fenomeni, connessioni, per sortirne spettacolo, conclusioni e forse Arte. Step temporali di pensiero. 

Cosa stanno pensando Luigi Marco Irene e Marina, e il fotografo?

E Susana y Nema, la minuciosa mezela botanica, coincidencia armonica de especias

Cristiana e la joie de vivre

o L'uomo ideale e la sua giacca?

Il vissuto, il vivibile.

Difficilmente alcuno lascia nulla. 

Percezioni, vibrazioni, immaginazione, tutto concorre a ri_costruire il mondo attraverso i primi simboli o contatti che si sono impressi nella nostra retina cerebrale, come imprinting d'infanzia.

Alcun rimosso resta tale per sempre e per scarto di differenze variabili

ciò che resta è un solo Luigi di tanti luigi, così Marco, Irene e Marina, Cristiana, Nema, l'Uomo ideale:

la prima descrizione del mondo.

E l'arte di vivere.

 

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Spazio d'Arte o Matrice

Post n°3 pubblicato il 13 Gennaio 2018 da MisteroNautilus
 

 

 

 

Arte può essere considerato come lo Spazio in cui si chiude la distanza tra reale e simbolico e dove si realizzano direttamente i nostri desideri, la zona in cui si materializzano le nostre intuizioni.

L'arte non necessita solo di supporti  tele e oggetti, o persone e  un museo 

Come Spazio è un non luogo

Un non luogo
non puo' essere in alcun luogo e per questo in tutti i luoghi.

L'Arte perciò può attraversare tutto e tutti e il quotidiano.

E' lo "scatto" che ci rende quel che siamo agli occhi dell'eternità

Per chi trovasse complicato il gioco di rimandi di ombrellini da set non resta che scavalcare il muro alla ricerca dell'Occhio fotografico, in una nuova Matrix.

 

(Dammi la mano e portami nei non luoghi come una notte stellata di Van Gogh)

 

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Nautilus: motto ad arte

Post n°2 pubblicato il 12 Gennaio 2018 da MisteroNautilus
 

 

 

Dichiarazioni sull'arte incluse, il MisteroNautilus è un contenitore immaginario come il sottomarino ideato e comandato dal Capitano Nemo e raccontato in Ventimila leghe sotto i mari da  Verne.

Il suo motto "Mobile in elemento mobile" dichiara da subito l'affezione per l'elemento acqua e la sua traduzione più spontanea: l'impermanenza di una condizione in uno stato fluido, somigliante alla dimensione del sogno come riportato nella prefazione del blog e dunque navigazione onirica.

L'acqua  possiede il fascino del viaggio, della percorrenza, di uno scorrimento senza attriti sulle superfici, dotata di un sopra  e un sotto superficiali e trasparenti, e di un sotto, profondo, abissale in grado di generare grandi correnti o maree. L'acqua, poi, sa infiltrarsi nella materia:

come un'idea nel reale

come un sogno nella coscienza

come una forma nell'Arte

come un simbolo nell'immaginario.

Forme dell'amore, amore per l'arte e le forme delle arti, senza penalizzarne alcuna, se ne parlerà nel momento stesso in cui si approva che il pensiero sia traducibile in opera.

Preamboli conclusi  qui si concatenano le possibili interpretazione del mondo simbolico con la realtà stessa e viceversa, immaginario e visioni, anzi e meglio: va aperto lo scafo interno svelando il Nautilus, senza dimenticare che l'esterno viene intercettato dal pubblico come un mostro marino, un narvato precisamente, che col suo rostro squarciava navi.

Beh Se Julus Verne e i luoghi di acqua e fossili, sin qui, non vi hanno affabulato, la missione è tutt'altro che naufragata, la Natura è l'unico sistema in cui nulla va sprecato.

 L'approccio speculare alla biomimetica è quello di partire da una sfida di progettazione di un artefatto umano, e cercarne la soluzione nel mondo naturale.

Lo stesso adattarsi allo spazio dell'immaginario nautilus inclina le  performance all'ottimizzazione delle correnti sottomarine profonde per navigare, richiamando in qualche modo l'operazione che qui si intende fare, non restare semplicemente a galla

Non so quanti si avvicineranno a questo spazio e lo comprenderanno "lasciandosi andare" al flusso di informazioni e creazioni o lo troveranno utile, anche perchè tra gli scopi dell'arte vi è è anche quello di raccontare l'inutile o di non lasciare tracce in superficie, o rilasciare un mistero d'acqua, appunto sotto marino

 

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Immatricolato*****

Post n°1 pubblicato il 02 Luglio 2017 da MisteroNautilus
 

Sagredo 58 blacklistato*****


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