Luoghi non luoghi 3ottobre2014
Delle mie composizioni grafiche si è detto :
Camminare con il sogno.
« Questo Luogo di acqua apparentemente ha un solo livello di vita,
in realta' ne ha diversi che ospitano creature con connotati mitologici.
Queste creature vivono sui transiti tra un livello e l'altro,
sono individuabili perché abitandolo generano un'architettura fantastica
che e' poi quella che riconosci per la sensazione di deja vu,
di desiderio di suggestione che ti crea quando la vedi ».
: Pochi si sono davvero calati nell'interpretazione dei miei lavori grafici - le citazioni appartengono ai relativi Autori -. Qualcuno ci ha provato suggerendomi la conoscenza dell'artista Maurizio Cattelan che con Paola Manfrin e altri diede vita a un progetto cannibale, ovvero una rivista costituita da sequenze di immagini estratte da altri magazine internazionali oppure da pagine strappate e ricomposte in una nuova sequenza secondo il principio che l'accoppiamento innovativo, di due o più immagini che non erano collegate prima, attribuisca un nuovo significato simbolico a entrambe. - Insomma una seconda generazione di immagini, oltre l'Autore -.
: Secondo Aby Warburg che coniò il termine pathosformel la storia delle immagini è la stratificazione di esperienze diverse che sedimentano come differenti fasi geologiche, pronte a far riemergere dal sottosuolo un'immagine assente da tempo: la creazione orignaria, il pathos, e la ripetizione della formula, formeln.
: Per le azioni della Soziale Plastik di Joseph Beuys, le Aktionen, invece un autore può imprimere modificazioni alle normali relazioni che caratterizzano gli oggetti e i materiali implicati con l'intento di sviluppare l'energia insita; in intima relazione tra libertà dell'uomo, la sua creatività, ovvero con la capacità di valorizzare ogni atto quotidiano promuovendolo ad artistico.
L'uomo creativo è dunque artista ed esprime il proprio ruolo artistico nel quotidiano, in qualsiasi luogo ove sia possibile sviluppare la massima energia e produrre il massimo stimolo alla creatività: l'accademia, l'università, il museo, la strada e aggiungo il web.
:In molti dei miei lavori è stata percepita una sapienza nel trattare immagini profonde con la raffigurazione della potenza generatrice, una possibile manifestazione del suo mistero e dei suoi effetti sugli umani: naufraghi leopardiani;
un Atto creativo dunque fecondo e fecondante che rimanda a qualcosa di più antico del dio della bibbia e di qualsiasi dio maschile.
e
l'Arte non ha un solo nome e non ha mai un solo volto. E chi è artista non può avere una vita sola.
Benvenuti in Nautilus.
MATERIA
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Ufficialmente un’artista e grafica, una specie di nume tutelare dei blog, un Genius Loci , una sorta di levatrice delle idee al di sopra della parole. Il verbo non sarebbe stato il suo strumento per farsi conoscere [...] Il suo potere di vedere gli schemi, la rete di relazione tra le cose e tra le cose ai vari livelli, la rendeva un’analista formidabile.
ANAMNESI D'ARTE.
Rido' forma al tempo, collage, schizzi, pagine strappate, acquarelli, appunti, foto, composizioni digitali in cartelle cliniche di un male d'arte.
ULTIMI COMMENTI
Post n°10 pubblicato il 20 Febbraio 2018 da MisteroNautilus
« Bisognerebbe ragionare. Ricordi Piero Manzoni e la pittora organica con tutto quello che deriva dai colori organici e naturali?Tu usi materiali organici digitali. Lo schermo è il luogo dove coagula la storia delle immagini che usi, con la tua trasformazione, le traiettorie (temporali e spaziali) hanno una nuova strada». Il tempo in cui ero persa nell'arte grafica digitale è coniato con g.r.a.f.i.c.a.n.t.a.s.t.i.c.a.r.e. Ho ascoltato ogni racconto, tesi ed emozione sulle opere sortite. "tu sai cosa sei mentre lo fai" Ho molti altri virgolettati da raccogliere, oltra quelli che hanno battezzato il blog. Ciò che poi mi è apparso nel tempo sono i borderline e i misogini. I primi hanno apprezzato e poi devastato la mia arte. I secondi non ammettono l'artista donna. e a tal proposito cito Carol Rama, si che lei sapeva cosa era certa produzione... Posso parlare e fare arte da qualsiasi punto io voglia cominciare per altri discutere l'Arte diventa offesa |||N||| |
Post n°8 pubblicato il 26 Gennaio 2018 da MisteroNautilus
Tag: Anammesi d'arte, Arte tra noi, cartella clinica, ciclo, H, II, III, luogo, non luogo, opera, Rebus in più atti, saturno, Tool Reflection
Un'Opera d'arte è soprattutto un Non Luogo, l'astrazione infinita di una visione; l'Allestimento un luogo inesistente reso esistente. Tutto l'esistente e l'inesistente veicolano assieme il messaggio d'arte. L'arte può produrre una certa spersonalizzazione fisico spaziale nell'osservatore che non metabolizza i simboli o i concetti adoperati nell'Opera. Tale limite è umano, è locale, ha luogo. Si deducono facilmente gli ancoraggi a tabù mai rimossi e liberati. Tuttavia l'inesistente si affaccia con vigore nella realtà.
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Un tempo acquerellavo intingendo il pennellino Winsor Newton nell'acqua che si raccoglieva nell'incavo delle foglie di geranio. La tascabile di water colours costò 18 pounds. "Potrei sopravvivere senza un fucile? Solo con il sogno o l'arte?" Spesso nei film distopici si nota l'archeologia delle biblioteche, il raro libro, perduto tesoro di sapere e immaginazione e L'arte, abbandonata. Forse potrei vivere scambiando un sogno in una terra desolata dove le armi regolano la vita. Forse.
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C'è un motivo nella ripetizione a reitare un godimento, secondo la psicoanalisi lacaniana è la perversione. L'apparato inconscio di godimento desiderio sintomi e pulsioni per logica non conosce negazione. Questa spiazzante figura unica, il GODIMENTO dietro la quale siamo tutti uguali. Precisamente siamo in grado di dire sempre tutto e nulla ripetendoci. Penso questo da quando mi sono imbattuta in Luther Blisset, vocis unique, in questo caso sottilmente ancorato all'orrore di un proprio piacere a noi stesso ignoto: l'uomo dei topi di Freud che qui diventa, nella sua ripetizione l'uomo dei molluschi, del gratta testa e anche della sottile inquietudine cui sopra, Altro da noi che da tanti diventa 1. L'opera è collocata nell'immaginario più contemporaneo degli "Arcani" rispetto alla tradizionale linea dei Tarocchi conosciuti: "Allegati" per questo. Ideati con Tirillio. (.36). Ha come ogni Lama che si rispetti il suo significato rovesciato e rovesciabile. A voi la lama. |||N||| |
Post n°5 pubblicato il 16 Gennaio 2018 da MisteroNautilus
Era il tempo di una certa convinzione o necessità a ripetere idealmente un oggetto, meglio se sferico che, dividendosi e rompendosi, originava un sé stesso nuovo ma identico: in continuo movimento di spaccatura con l'origine tonda, per scissione binaria e conservativa della riproduzione più elementare. Come la ricerca del segno significante nella prima descrizione del mondo del neonato, l' infante, l'uomo venuto al mondo si arrabatta e ricerca scarabbocchiando i simboli del suo percepito in un continuo test proiettivo di Rorschach, tanto da credere, oggi, che sia possibile recuperare vecchi disegni per ricostruire un certo male d'arte. Così digitalizzando carte, bozze, retini, lucidi, vecchie pagine strappate, scarabocchi, ricompongo, giocando all'arte, mentre mi diverto ri do forma al mio immaginario e scopro le Cartelle Cliniche del paziente, l'Anamnesi da scartabellare L'archivio è vecchio e la patina del tempo vi resta appiccicata
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Prendere le cose alla larga, con preamboli, introduzioni e avvicinamenti all'oggetto di rappresentazione. Tante combinazioni per arrivare ad un assunto efficace, con enormi perdite di tempo, probabilmente. Perchè far affiorare addirittura il passato? E l'assunto sarà realmente efficace? Certo sottointende al lavorio di attesa e ricerca di una intuizione, un processare fenomeni, connessioni, per sortirne spettacolo, conclusioni e forse Arte. Step temporali di pensiero. Cosa stanno pensando Luigi Marco Irene e Marina, e il fotografo? E Susana y Nema, la minuciosa mezela botanica, coincidencia armonica de especias Cristiana e la joie de vivre o L'uomo ideale e la sua giacca? Il vissuto, il vivibile. Difficilmente alcuno lascia nulla. Percezioni, vibrazioni, immaginazione, tutto concorre a ri_costruire il mondo attraverso i primi simboli o contatti che si sono impressi nella nostra retina cerebrale, come imprinting d'infanzia. Alcun rimosso resta tale per sempre e per scarto di differenze variabili ciò che resta è un solo Luigi di tanti luigi, così Marco, Irene e Marina, Cristiana, Nema, l'Uomo ideale: la prima descrizione del mondo. E l'arte di vivere.
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Post n°3 pubblicato il 13 Gennaio 2018 da MisteroNautilus
Arte può essere considerato come lo Spazio in cui si chiude la distanza tra reale e simbolico e dove si realizzano direttamente i nostri desideri, la zona in cui si materializzano le nostre intuizioni. L'arte non necessita solo di supporti tele e oggetti, o persone e un museo Come Spazio è un non luogo Un non luogo L'Arte perciò può attraversare tutto e tutti e il quotidiano. E' lo "scatto" che ci rende quel che siamo agli occhi dell'eternità Per chi trovasse complicato il gioco di rimandi di ombrellini da set non resta che scavalcare il muro alla ricerca dell'Occhio fotografico, in una nuova Matrix.
(Dammi la mano e portami nei non luoghi come una notte stellata di Van Gogh)
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Dichiarazioni sull'arte incluse, il MisteroNautilus è un contenitore immaginario come il sottomarino ideato e comandato dal Capitano Nemo e raccontato in Ventimila leghe sotto i mari da Verne. Il suo motto "Mobile in elemento mobile" dichiara da subito l'affezione per l'elemento acqua e la sua traduzione più spontanea: l'impermanenza di una condizione in uno stato fluido, somigliante alla dimensione del sogno come riportato nella prefazione del blog e dunque navigazione onirica. L'acqua possiede il fascino del viaggio, della percorrenza, di uno scorrimento senza attriti sulle superfici, dotata di un sopra e un sotto superficiali e trasparenti, e di un sotto, profondo, abissale in grado di generare grandi correnti o maree. L'acqua, poi, sa infiltrarsi nella materia: come un'idea nel reale come un sogno nella coscienza come una forma nell'Arte come un simbolo nell'immaginario. Forme dell'amore, amore per l'arte e le forme delle arti, senza penalizzarne alcuna, se ne parlerà nel momento stesso in cui si approva che il pensiero sia traducibile in opera. Preamboli conclusi qui si concatenano le possibili interpretazione del mondo simbolico con la realtà stessa e viceversa, immaginario e visioni, anzi e meglio: va aperto lo scafo interno svelando il Nautilus, senza dimenticare che l'esterno viene intercettato dal pubblico come un mostro marino, un narvato precisamente, che col suo rostro squarciava navi. Beh Se Julus Verne e i luoghi di acqua e fossili, sin qui, non vi hanno affabulato, la missione è tutt'altro che naufragata, la Natura è l'unico sistema in cui nulla va sprecato. L'approccio speculare alla biomimetica è quello di partire da una sfida di progettazione di un artefatto umano, e cercarne la soluzione nel mondo naturale. Lo stesso adattarsi allo spazio dell'immaginario nautilus inclina le performance all'ottimizzazione delle correnti sottomarine profonde per navigare, richiamando in qualche modo l'operazione che qui si intende fare, non restare semplicemente a galla. Non so quanti si avvicineranno a questo spazio e lo comprenderanno "lasciandosi andare" al flusso di informazioni e creazioni o lo troveranno utile, anche perchè tra gli scopi dell'arte vi è è anche quello di raccontare l'inutile o di non lasciare tracce in superficie, o rilasciare un mistero d'acqua, appunto sotto marino
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Inviato da: cassetta2
il 28/04/2020 alle 17:00
Inviato da: cassetta2
il 20/09/2018 alle 17:06
Inviato da: MisteroNautilus
il 11/02/2018 alle 00:21
Inviato da: MisteroNautilus
il 11/02/2018 alle 00:20
Inviato da: MisteroNautilus
il 11/02/2018 alle 00:19