Mitologie

Mitologia Fenicia - Chi sono i fenici? (Capitolo 1)


I fenici sono un popolo di lingua semitica (Si dice semitico il gruppo dei popoli stanziati nell Mezzaluna fertile. Ne fanno parte gli assiri, babilonesi, fenici ed ebrei. Oggi il termine designa erabi ed ebrei) del Vicino Oriente.Partiti dal Libano che ne fu il più importante luogo d'origine, essi si stanziano nelle aree della Siria e della Plestina. La Fenicia è limitata a ovest dal Mediterraneo e a est dalla catena montuosa del Libano.Quanto alle sue estremità settentrionale e meridionale, si possono individuare in Shukshu (l'odierna Tell Suqas) e il Akko (in Israele). Si ipotizza che il nome "fenicio" sia derivato dalla tintura rosso porpora, che questo popolo per primo scoprì e magistralmente sfruttò: in greco "porpora" si dice phoinix.E la fama della porpora fenicia si estendeva ben olte i limiti della Fenicia. Perciò i fenici non esitarono a farne il loro emblema.SCARSE TRACCEDefinire i fenicim dire esattemente quando apparsero la prima volta nelle storia non è impresa sa poco.Le difficoltà cronologiche dipendono dal numero estremamente ridotto di testimonianze scritte. I fenici non erano nè un popolo di scribi, nè di copisti.Taluni fanno risalire la loro comparsa al III millenio. Quando l'Antico Testamento, per esempio, parla de "cananei", esso indica gli abitanti della regione di Canaan, e specialemente i fenici. Si tratta però di un gruppo ancora privo d'identità definita: il termine "cananeo" designa infatti sia le popolazioni della Siria-Palestina in genere, sia quelle della Fenicia.Soltanto verso il 1200 avanti Cristo è possibile ravvisare la "nascita" di una civiltà originale. Da allora i fenici condividono una medesima cultura, una lingua, una religione, un territorio geograficamente limitato. Lungo la costa del Libano emergono in tutto il loro splendore città fenice autonome: Tiro, Sidone, Berito (l'odierna Beirut)...sorte, per la maggior parte, intorno a un promontorio roccioso, poichè i marinai fenici possano contare su numerosi porti.Il mare perciò rappresenterà per loro la via naturale di diffusione in tutto il Mediterraneo.GLI EMPORI DEI FENICILa posizione geografica della Fenicia è intimamente legata al suo straordinario destino. Stretti fra le montagne e il litorale, i fenici intuirono fin dal principio il ruolo decisivo che il mare avrebbe giocato nella loro storia.Dal 1200 avanti Cristo, e forse ben prima, si diedero a esplorare le vie del Mediterraneo occidentale, dell'Egitto e della Mesopotamia.I movimenti dell'espansione dei fenici nel mondo furono anzitutto economici. Oltre a vendere le proprie merci, essi erano anche in cerca di metalli preziosi: argento, rame, stagno e oro.Diodoro Siculo riporta un esempio di tipico acume fenicio: "Quel paese (la Spagna) possiede le miniere d'argento più numerose e più belle (...) Gli indigeni ne ignorano l'uso. Ma i fenici, esperti nel commercio, avendo capito di che si trattava, compravano questo argento con qualche piccolo cambio  di altre merci. Di conseguenza, portando l'argento in Grecia, in Asia e presso tutti gli altri popoli, i fenici ottenevano grandi guadagni".Le primissime colonie erano sorte a oriente: grazie però al concorso dell'audacia e della competenza nautica, presto i fenici spostarono i loro interessi nel Mediterraneo occidentale. Dopo l'Africa, l'Egitto e Israele, giusero pertanto a esplorare la penisola iberica, l'Italia, la britagna, la Cornovacchia, la Grecia. Secondo i parametri di quei tempi, era un periplo vertiginoso! E c'è chi ha azzardato l'ipotesi che i fenici scoprirono l'America molto prima di Cristoforo Colombo...Tesi mai definitivamente provata e però indizio del fascino che quel popolo esercita sui contemporanei. A ogni modo, si sono spinti in terre così lontane che non è arbitrario parlare di una "colonizzazione" fenicia del mondo. Avvenuta nel più pacifico del modi possibili, ne segno dello scambio e dell'assimilazione.C'è un altro motivo che spinse i fenici a esplorare orizzonti lontani: la difficoltà di espandersi nell'entroterra. Il sorgere di forti Stati in Assiria, il consolidarsi di Israele furono d'ostacolo ai traffici fenici.L'espansione egiziana e poi quella assira non facilitarono le cose. Tali fatti spinsero i fenici a intensificare gli sforzi marittimi.Lo spirito d'avventura e di conquista fece il resto. La navigazione i fenici l'avevano nel sangue; potentissimo su di loro era il richiamo del mare aperto.Il mare offriva dunque uno sbocco naturale, un modo si espandere la propria influenza oltre la stretta costiera del Libano.Fine Capitolo Uno