Eighties

"E' lo stile che fa l'uomo"


Qella è una citazione di Jacques Lacane questo è lo "stile" che piace a me :"In realtà l'arte, come il gioco, ovvero il gioco dell'arte, incarnafinalità ben più profonde e irrinunciabili per l'uomo di quanto possanostabilire e comprendere le norme, le finalità e le convinzioni sociali.(...)La liberazione prodotta dall'arte consente così di mettere in scena e diattingere, sempre di nuovo e senza rischio, cioè in un "eccesso" regolato einnocuo, le radici profonde e "sacre" della vita che permangono al fondodella vivente umana natura: al di là delle convenzioni o al di là del bene edel male come opportunamente direbbe Nietzsche.(...)Il comico INFRANGE lo schermo delle regole formali e delle norme dicomportamento sociale; (il tragico CONSTATA come questo schermo sia fragilee inefficente di fronte alla violenza della vita e alla crudele casualitàdel destino)(...)Questi riferimenti ci consentono di precisare meglio quell'antitesi al"serio" che il riso incarna.  In sostanza si tratta della "forma" (piùadatta ai topi, ndr), ovvero di quel controllo degli eventi ridotti sotto ilgiogo del significato e delle finalità sociali che caratterizza l'umanacivilizzazione; il riso, con la sua sguaiata irruzione, è così un motoessenzialmente liberatorio dal peso della forma e degli innumerevoli vincolidelle maschere e delle ipocrisie sociali, nonchè delle norme di rispetto, dieducazione, di decenza, delle regole gerarchiche familiari, sessuali, eistituzionali, delle leggi e delle convenzioni di ogni ordine e grado.  Larisata che risuona improvvisa butta all'aria tutto il castello di carte conil quale l'uomo incivilito ha schermato la "natura", cioè gli eventiemozionali primari nei quali il mondo originariamente si annuncia; e inquesto senso il riso è una ripresa adulta della condizione infantile, ignaradi "controllo".