Eighties

La storia scritta dai vincitori


 Ci si rende conto, ascoltando le lezioni di Storia alla Facoltà di Teologia, di come sia più che mai vero che  questa materia ci venga trasmessa alla luce delle valutazioni dei vincitori;  e come ciò sia più che mai così  nel caso tra Stato Italiano e Chiesa cattolica, dalle premesse post-napoleoniche , quindi  attraverso il Risorgimento e fino a noi.Di tutto questo andrebbe tenuto conto quando si discute delle tematiche laico-religioso ove si danno troppo spesso come scontate certe conclusioni dovute ben più alla forza fisica che alla forza dei ragionamenti.Quindi, certe "cosiddette" "ingerenze", "invasioni di campo" da parte della Chiesa sono tutt'altro che ingiustificate se non si da per scontato e razionale ciò che viceversa è solo dovuto a una superiorità materiale e non certo morale.Intelligenza (inter-ligere) presupporrebbe, viceversa, un poter "scegliere-tra", confrontare.Ma se la legge del più forte la si crede del più razionale, si opera stupidamente, che lo "stupore" o meno per queste supposte invadenze è altresì ciò che distingue queste due categorie di persone.Ecco quindi che la critica all'Illuminismo e alla Rivoluzione Francese, lungi dall'esser solo opinioni, son più che legittime RE-VISIONI, frutto inevitabile del progresso storico e dell'aumento continuo delle informazioni di cui si può usufruire, sempre che l'onestà intellettuale sia l'unico "dogma" condiviso.Più che mai ora che, con il crollo del Comunismo a distanza di duecento anni esatti, si è conclusa quella fase storica detta delle "Ideologie" iniziata con la Rivoluzione Francese del 1789 , e quindi, per uscire dalle secche dello sterile "debolismo", ormai alla canna del gas, e udendo i "vagiti" sempre più forti di quella nuova epoca che è la "Post-secolarizzazione", varrebbe la pena di prepararsi per tempo a quel ritorno del religioso di cui, per chi non è cieco,  stante quelli che continuano a non voler vedere e che si son allenati per mezzo secolo coi Gulag e quindi son bravissimi;... per chi non è cieco, si diceva,  è oramai evidente di come sia finito il tempo di quell'oscuramento ideologico nato allora.