Eighties

I devoti nietzschiani


L'ottusangolo devoto «non coglie la necessità dell'uscita dal sacrificio. Egli resta, in questo senso, ancora un nietzschiano. il suo sforzo resta teso a conservare un mondo che non esiste più, una realtà superata dal mondo moderno.Il punto (dolente) d'incontro e ad un tempo di separazione radicale, è in effetti ancora una volta Nietzsche, che pur avendo colto perfettamente il baratro fra paganesimo e giudeo-cristianesimo, fra universo sacrificale e Regno di Dio, scelse tuttavia di schierarsi dalla parte di Dioniso contro il Crocifisso.Ora, i fedeli contemporanei di Nietzsche, fra cui un'entusiasta intellighenzia di sinistra, sono soliti glissare proprio su questo nervo scopertoA dispetto del clericalismo laicista, laicizzazione non è affatto sinonimo di desacralizzazione, anzi:  è vero il contrarioI propugnatori del pensiero nietzschiano mirano a invertire il percorso lévinassiano per ritornare «dal santo al sacro».arcaicoCostoro voglion fare del Decalogo e di tutta la morale giudaico-cristiana una violenza intollerabile, e la loro completa abolizione è il primo dei loro obiettivi.Questo tipo di "devoto nietzschiano" situa la felicità nell'appagamento illimitato del desiderio e, di conseguenza, nella soppressione di tutti i divieti:Peccato che non capisca un'emerito cazzo del "Desiderio" e dei suoi risvolti psicologiciMa per far questo, "la piattaforma" bisogna conoscerla in lungo e in largo e non come cani alla catena ruotare attorno al palo centrale idealizzando mondi matematici, scientificamente segaioli.Drogatevi, vi farebbe un sacco di bene,....credetemi ...che sicuramente , dopo, v'accorgereste almeno della catena a cui siete appesi per il collo e che non vi fà neppure arrivare molto sangue al cervellino!!!