Eighties

Linguaggi non-verbali : MIMESI


E' noto che i figli non ascoltano i genitori ma ne imitano i comportamenti.Il padre può dichiararsi un santo ma, non si sà bene come, se sotto la maschera è un delinqueste il figlio diventerà quel delinquente che è il padre e non il santo che lui dice di essere.Del resto "prediche" è diventato sinonimo di verbosità inutile se non seguite da gesti adeguati.E i figli non ascoltano le "prediche" dei loro genitori ma ne imitano i DESIDERI nascostiAlmeno fino all'adolescenza, momento in cui inizieranno a sceglierli al di fuori della cerchia famigliare e inizieranno a mimare gesti e abbigliamenti di coloro che riterranno essere portatori di un "Sé" invidiabile.Ed anche di costoro seguiranno i DESIDERI, preferibilmente i più intimi e nascosti, al fine dell'immedesimazione più completa e non la "verbosità" magari delle loro melense canzonette, se trattasi di rockstar, ma ben più attentamente la vita privata riportata dal gossip.I più svegli e maliziosi intuiranno poi ben presto che, lungi dall'implorare amore, per suscitare il DESIDERIO di una bella e vanitosa, l'astuzia migliore sia apparire "desiderati"; metodo infallibile per catturare la sua attenzione e il desiderio, poi, di primeggiare sulle altre belle, e così cadendo preda dell'abile rete di rimandi triangolari del precoce Casanova.La premura che l'esca gli dimostrarisvegliano nella vittima il desiderio.E il metodo vale per tutto, sia che si tratti di qualunque altra ambizione oppure di affariLo sanno bene pure i meschini adescatori del gioco dei "tre bussolotti" che all'angolo della strada agiscono in combricole truffaldine di maneggione e finti avventori complici, per attirare polli da spennare.Strano che i critici marxisti, per i quali le strutture economiche costituiscono l'archetipo delle relazioni umane non abbiano ancora rivelato l'analogia tra i loschi traffici e i maneggi amorosiMa forse non sono così abili di relazioni umane come credono e vorrebbero far credere di essere.Ma se la stessa cosa la si osserverà specularmente, si rivelerà esplicativa della VIOLENZA sempre in agguato.Come per la bella l'altra, nell'inconsapevolezza del trucco, è un'OSTACOLO, così colui che punta all'angolo della strada basta poco che reclami una puntata non sua nel rapido gesticolare degl'avventori veri e falsi ; e scatta la RIVALITA' sulla vincita.AMORE e GUERRA seguono gli stessi percorsi e basta un manovratore distratto che il cambio di binari è subitaneoIn comune hanno l'OGGETTO DEL DESIDERIOQuello che li rende contrari non è il fato ma la fiducia o viceversa la sfiducia di riuscire ad appagarlo,  da soli.Nel primo caso è la vittoria coronata dall'amore, dal successo, dal raggiungimento delle proprie vanitose ambizioni.Nel secondo caso è il RANCORE verso chi è riuscito a riempire il vuoto del mancato obiettivo accusando il rivale e non il proprio scarso o nullo valore; vera causa!E' l'invidia, la gelosia, la rivalità.Le "Parche" di tutte le guerre.Ma tutto questo continuerà imperturbato,e non soloma aumenterà a dismisura perchè nell'ansia MODERNA di UGUAGLIANZA, ogni distanza sarà sempre più vissuta come intollerabile generando, altro che la Fraternité per la quale bisognerebbe quantomeno conoscere questi meccanismi, ma bensì un RANCORE crescenteE a nulla varranno verbosità sofiste, la scienza o la debole legge a porre argine a ciò.Come faranno gl'uomini ad arginarne la causa se "hanno occhi ma non vedono" ...e neppure capiscono che la "fraternità" non è puro nominalismo ?