Con la morte di Dio l'uomo ha perso anche la sua capacità di essere in "relazione" con gli altri uomini, il suo "prossimo".Non è stato un passaggio istantaneo, anzi, per due secoli si è illuso che "Egalité e Fraternité" si conciliassero naturalmente con "Liberté"; ma aveva fatto male i suoi conti. Lentamente la "liberté" ha schiacciato le sue gemelle francesi; ed infatti oggi assistiamo al definitivo svuotamento delle associazioni civili e della politica, emblematici della "morte del prossimo", come ieri lo svuotamento delle chiese è stato l'aspetto fisico della morte metafisica di Dio.E tutto ciò perchè se la libertà è "proibito proibire", in nome di che cosa si può poi pretendere "etica", solidarietà, "egalité e fraternité ?IN NOME DI CHE COSA ?Ma non solo l'uomo è sempre meno in relazione con l'altro, ma è anche sempre meno in relazione con sé stesso.Non c'è tempoLa legge del "successo" preme.La "vittoria" urge.Competere, competere, competereVincere, vincere, vincereLibertà, libertà, libertàMa se solo si fermasse un attimo e si chiedesse veramente cosa desidera forse si accorgerebbe che la libertà non è scevra da errori.Ma se solo si fermasse un attimo e si chiedesse cos'è il "disincanto" forse si accorgerebbe che non appartiene al passato ma al futuro.Se solo si fermasse un attimo e si guardasse allo specchio vedrebbe che la sua "alienazione" è cresciuta esponenzialmente come il debito pubblico e non è la Grecia sull'orlo del precipizio, ma lui.Se non si recupera un contrappeso alla libertà è finita.Si è aperta una falla gigantesca, come nel golfo del Messico, e la campana "egalité, fraternité" ha fallito e al momento non si vedono soluzioni.
Il buio dell'Illuminismo
Con la morte di Dio l'uomo ha perso anche la sua capacità di essere in "relazione" con gli altri uomini, il suo "prossimo".Non è stato un passaggio istantaneo, anzi, per due secoli si è illuso che "Egalité e Fraternité" si conciliassero naturalmente con "Liberté"; ma aveva fatto male i suoi conti. Lentamente la "liberté" ha schiacciato le sue gemelle francesi; ed infatti oggi assistiamo al definitivo svuotamento delle associazioni civili e della politica, emblematici della "morte del prossimo", come ieri lo svuotamento delle chiese è stato l'aspetto fisico della morte metafisica di Dio.E tutto ciò perchè se la libertà è "proibito proibire", in nome di che cosa si può poi pretendere "etica", solidarietà, "egalité e fraternité ?IN NOME DI CHE COSA ?Ma non solo l'uomo è sempre meno in relazione con l'altro, ma è anche sempre meno in relazione con sé stesso.Non c'è tempoLa legge del "successo" preme.La "vittoria" urge.Competere, competere, competereVincere, vincere, vincereLibertà, libertà, libertàMa se solo si fermasse un attimo e si chiedesse veramente cosa desidera forse si accorgerebbe che la libertà non è scevra da errori.Ma se solo si fermasse un attimo e si chiedesse cos'è il "disincanto" forse si accorgerebbe che non appartiene al passato ma al futuro.Se solo si fermasse un attimo e si guardasse allo specchio vedrebbe che la sua "alienazione" è cresciuta esponenzialmente come il debito pubblico e non è la Grecia sull'orlo del precipizio, ma lui.Se non si recupera un contrappeso alla libertà è finita.Si è aperta una falla gigantesca, come nel golfo del Messico, e la campana "egalité, fraternité" ha fallito e al momento non si vedono soluzioni.