I primi due post sono stati scritti di getto, subito dopo lo svolgimento della vergognosa serata descritta. Anzi, lo stesso blog è stato creato quella notte, appositamente.Ora, crediamo sia giusto dire qualcosa di più sul Movimento per lo Sviluppo del Territorio (MST), anche se siamo convinti che idee, opinioni, pensiero non necessitino per forza di un'identificazione fisica.Il Movimento prende vita intorno alla metà dell'Ottobre 2011, allorché i sindaci della provincia di Modena giunsero alla fatidica apposizione della firma di approvazione del nuovo PAL (Piano Attuativo Locale). Fra tutti, anche il novello sindaco di Finale Emilia.Il PAL sanciva la trasformazione del nostro Ospedale in Casa della Salute. Per molti questa decisione significava la fine del nosocomio, già martoriato negli anni scorsi, fino a costringere gran parte di cittadini ad incatenarsi per impedirne la chiusura. I politici riuscirono, comunque, a chiudere il reparto chirurgia. Tuttavia, rimasero medicina (poi, lungodegenza), day hospital, ambulatori specialistici e pronto soccorso. Poteva considerarsi una vittoria. Allora si combatteva contro l'eliminazione della struttura e tutta la cittadinanza era concorde nel salvaguardarla. Durante l'estate del 2011, invece, si poneva l'alternativa della Casa della Salute (che neppure chi era destinato a sancirne la scelta sapeva bene in cosa consistesse), giochetto che indusse una parte di cittadini, seppur esigua, a lasciarsi convincere in merito alla sua fattibilità. La lotta, quindi, fu meno acerrima e il sindaco firmò, pur dichiarando ai giornali che ne fu costretto dai vertici Asl e provinciali (sob!). L'avvento del terremoto, che noi abbiamo battezzato "di sinistra", ha agevolato la manovra in peggio: tutto ciò che ci venne promesso, sembra sfumare alla luce del fatto che l'Ospedale, come tanti edifici pubblici, ha accusato il colpo, ma nessuno può metterci piede dentro per controllare, neppure i consiglieri d'opposizione, tranne, guarda un po', un ingegnere dell'Asl che "stranamente" dichiara una situazione troppo dispendiosa da ripristinare. E pensare che dal 2004 giacciono intoccati in Regione 2.700.000 euro stanziati per ristrutturazioni e ampliamenti dell'Ospedale... non della Casa della Salute! Che fine faranno? Mah!Bene, il 14 Ottobre 2011 il sindaco firma e il 18, quattro giorni dopo, i muri del paese vengono tappezzati dal sottostante necrologio:
Chi siamo
I primi due post sono stati scritti di getto, subito dopo lo svolgimento della vergognosa serata descritta. Anzi, lo stesso blog è stato creato quella notte, appositamente.Ora, crediamo sia giusto dire qualcosa di più sul Movimento per lo Sviluppo del Territorio (MST), anche se siamo convinti che idee, opinioni, pensiero non necessitino per forza di un'identificazione fisica.Il Movimento prende vita intorno alla metà dell'Ottobre 2011, allorché i sindaci della provincia di Modena giunsero alla fatidica apposizione della firma di approvazione del nuovo PAL (Piano Attuativo Locale). Fra tutti, anche il novello sindaco di Finale Emilia.Il PAL sanciva la trasformazione del nostro Ospedale in Casa della Salute. Per molti questa decisione significava la fine del nosocomio, già martoriato negli anni scorsi, fino a costringere gran parte di cittadini ad incatenarsi per impedirne la chiusura. I politici riuscirono, comunque, a chiudere il reparto chirurgia. Tuttavia, rimasero medicina (poi, lungodegenza), day hospital, ambulatori specialistici e pronto soccorso. Poteva considerarsi una vittoria. Allora si combatteva contro l'eliminazione della struttura e tutta la cittadinanza era concorde nel salvaguardarla. Durante l'estate del 2011, invece, si poneva l'alternativa della Casa della Salute (che neppure chi era destinato a sancirne la scelta sapeva bene in cosa consistesse), giochetto che indusse una parte di cittadini, seppur esigua, a lasciarsi convincere in merito alla sua fattibilità. La lotta, quindi, fu meno acerrima e il sindaco firmò, pur dichiarando ai giornali che ne fu costretto dai vertici Asl e provinciali (sob!). L'avvento del terremoto, che noi abbiamo battezzato "di sinistra", ha agevolato la manovra in peggio: tutto ciò che ci venne promesso, sembra sfumare alla luce del fatto che l'Ospedale, come tanti edifici pubblici, ha accusato il colpo, ma nessuno può metterci piede dentro per controllare, neppure i consiglieri d'opposizione, tranne, guarda un po', un ingegnere dell'Asl che "stranamente" dichiara una situazione troppo dispendiosa da ripristinare. E pensare che dal 2004 giacciono intoccati in Regione 2.700.000 euro stanziati per ristrutturazioni e ampliamenti dell'Ospedale... non della Casa della Salute! Che fine faranno? Mah!Bene, il 14 Ottobre 2011 il sindaco firma e il 18, quattro giorni dopo, i muri del paese vengono tappezzati dal sottostante necrologio: