Mocambo

A Silvia


La prima volta la incrociai in metropolitana.  Troppa gente, troppa fretta e il pudore di avvicinarmi e abbracciarla...Stasera, seduta in un piccolo ristorantino di un ex quartiere degradato restituito alla cittadinanza romana dalla ex (purtroppo) giunta, si avvicina e ci chiede cosa vogliamo mangiare...La guardo, e mentre chiediamo acqua, ci dice: minerale o liscia e noi: ma è uguale...Lei decisa risponde, "no, dovete berla voi, dovete decidere voi"... E' giusto e ritrovo in queste banali parole, un orgoglio, un preciso richiamo alla scelta. In questo caso acqua.E mentre penso di alzarmi dal tavolo e abbracciarla, stavolta, mi dico che no, il mio pudore, forse  è anche il suo...La guardo negli occhi chiarissimi, mentre ci serve cous cous e Nero d'Avola e immagino i giorni in carcere, le torture, il male che ha combattuto. Il movimento di opinione che si mobilitò in suo favore, gli appelli accorati per un suo sacrosanto rilascio e il suo rientro in Italia.Penso alla sorella, morta in un incidente aereo mentre tornava da Cuba e la dignità di sua madre.Penso che non son degna di farmi servire del cous cous da lei.Forse tornerò in quel posto e l'abbraccerò senza mangiare nulla e senza aggiungere altro....Canzone per Silvia  -  Francesco Guccini