Mocambo

Occhi e Mani


Avevo occhi e maniLo avevo dimenticatoNello slargo colmato di macerie avevo perso le linee normali, la percezione del sempliceLo sguardo era stato attratto dal bianco lancinante dei rottami e delle macerieUn terremoto, conciliato con il fuori, con le immagini disperate dei disperatiDisperata me E te, e molti di noiScosto i cocci, di molte vite vissute, la mia, la tua e quelle di molti di noiStasera le scarpe rimangono lucide, scarpine nere lucideLa polvere non le sporca, il fiocco rimane orgoglioso, i piedi nudi a camminare stradaForse, una nuovaBen Harper - Vanessa da Mata