Mody's home

SUL TRENO

Mezz'ora o poco più sul treno. Davanti a me si siede una ragazza. Una grande valigia accanto, una piccola borsa, jeans chiari,  occhiali da vista. Tira fuori un volume verde. Tipica copertina e formato da tesi. Sfoglia le prime pagine, lentamente, con una sorta di silenzioso rispetto. Poco dopo la rimette nella valigia, tira fuori dalla piccola borsa un quaderno di Van Gogh, una penna. Inizia a scrivere veloce, probabilmente idee sparse. E scrive rapidamente, soddisfatta, decisa, i suoi pensieri si imprimono sui piccoli fogli bianchi e diventano caratteri blu, attirando la mia curiosità.  Accanto, a un corridoio di distanza, un gruppo di ragazze. Parlano di università. Noto la proprietà di linguaggio di una di loro, cappotto arancione, borsa con una nota scimmietta attaccata, scarpe di Prada. Intanto alla ragazza davanti suona il cellulare. Appoggia il quaderno, fissa per un attimo il piccolo schermetto e poi risponde, a bassa voce, con un sorriso. Si distingue la voce di un ragazzo. Domande-risposte, affermazioni. La tesi è la sua, l'ha appena ritirata. Sorride soddisfatta dicendolo. Parla, scarabocchia qualcosa sul piccolo quaderno. L'uomo anziano accanto a me nel frattempo tira fuori il cellulare, lo fissa dietro gli occhiali spessi. Preme lentamente i tasti, con una certa cautela. Continua a tenerlo tra le mani anziane, grandi, dure, esperte, guarda fuori dal finestrino. La ragazza poco dopo saluta, continua a scrivere sul quaderno, ancora con il sorriso sulle labbra.

Post N° 76

Finalmente i 2 esami sono scivolati via. Si sono trasformati in due numeri a due cifre. Che poi finiranno in un libretto blu. ( ebbene si..per ora sono illegale!). 2 esami in un giorno, anzi, in un'ora. Impazzire. E poi, somma di sollievo.

Ora, un po' di VITA. Di nuove lezioni, di facce note, di facce nuove, di corse per non perdere i vari treni, tra i colori del mercato di San Lorenzo e i turisti che invidio/detesto per 2 secondi, perchè camminano con quella calma incredibile e lo sguardo perso tra i vari monumenti..E però mi fa sempre un po' sorridere il fatto che tra di loro, c'è anche chi si è fatto una decina di ore di aereo per vedere Firenze. E io ce l'ho qui, a mezz'ora da me. A volte bisognerebbe accantonare fretta e abitudine.

Post N° 75

Ieri, CONCERTO DEI PEARL JAM. 

Senza parole, semplicemente.

The net

..Che poi la grammatica giapponese non è proprio così facile, parallela e intuitiva. E sono sempre 60 regole.. E mettiamoci anche i 320 kanji da memorizzare visivamente, insieme a corrispettiva pronuncia e significato. Tripudio dei miei neuroni, probabilmente rimasti su qualche spiaggia o dintorni.

Intrappolata da una rete fatta di tratti, dove ogni filo deve essere esattamente al suo posto. Altrimenti il significato cambia o non esiste proprio.

Ma con la mente sono già avanti. Davanti a momenti precisi, quasi indecisa su quale aspettare più impazientemente. L'atto di pazzia è stato attuato.

Intanto torno al delirio pre esamistico...

Rivelazioni ( per me..)

In questi giorni ho capito che tante volte sono proprio "cieca". Le cose stanno lì davanti, sul palcoscenico, esplicite e chiare per altri, ma io non le vedo. E così la fine dell'estate è stata strana, caratterizzata da rivelazioni + o - clamorose. C'è chi sapeva già, io NO...quindi sono rimasta stupita, stupita e ancora stupita..

Altre cose invece, mi stavano davanti da una vita. Solito mio "non vederci", probabilmente per altri motivi...Ma ora sono troppo contenta di averle finalmente viste.

Prima nell'agenda sono incappata nel "mio" numero di telefono in Giappone.. 515, la mia stanza, la mia casa per 3 mesi.. Che effetto strano pensare che è già passato 1 anno..