Chez Molly

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Si accettano prenotazioni per una strage... Noi possiamo fermarla Abbiamo simpatizzato per Bruno, il cucciolo di orso in fuga verso la libertà lungo i monti della Baviera.....e le nostre voci si sono levate unanimi in un coro di sdegno, all'indomani del suo abbattimento. Oggi possiamo, con lo stesso fervore, dar prova di una partecipazione attiva e concreta, per impedire una strage a pagamento. E' di pochi giorni or sono, la decisione, assunta dalla Regione Piemonte, di autorizzare, a far data dal 10 Agosto, la strage di 600 caprioli (i Bambi di Walt Disney), nell'ambito di una cd. politica di "abbattimento selettivo". La mattanza avverrà nei boschi di Aqui Terme, un territorio della estensione di 70.000 ettari, in provincia di Alessandria. I cacciatori potranno prenotarsi per partecipare alle battute di caccia....potranno prenotarsi per uccidere 600 capi, mamme e cuccioli inclusi, si... prenotarsi come per un posto a teatro.... ma questa volta, il biglietto è con licenza di uccidere. La tariffa approntata è di 40 Euro per un cucciolo e 110 per un adulto. L'abbattimento dei maschi avverrà tra il 10 ed il 26 Agosto; i cuccioli e le femmine saranno invece risparmiati sino a Dicembre, quando, anche per loro, uno o più colpi di doppietta, metteranno fine alla parola vita. Ma possiamo, parlando del capriolo, utilizzare la parola vita, se poi questi massacri non li chiamano stragi...li chiamano..PRELIEVI VENATORI? Certo è che tra qualche giorno, centinaia di esemplari di capriolo non scorazzeranno più per la boscaglia mangiando bacche e rovi, nè assaporeranno l'edera ed il biancospino o proveranno il gusto aromatico e dolce di mirtilli e lamponi. Le Regioni continuano ad emanare normative antitetiche rispetto alla Legge 157/92, normative che sono in aperto contrasto con la Direttiva 79/409/CEE. L'Enpa ha osservato che la legislazione nazionale, prevede, prima di procedere all'abbattimento, l'utilizzo di metodi alternativi ed ecologici di contenimento e, soprattutto, ha obbiettato che l'Istituto Nazionale per la Fauna selvatica, non ha fornito alcuna autorizzazione che avvalli la scelta assunta dalla Regione Piemonte. Quanto al censimento della popolazione di caprioli nel territorio di Alessandria...è stato fatto..udite udite...dai cacciatori! La mera logica di chi scrive pur senza avere le necessarie conoscenze tecniche della materia, porta a concludere che, il sovrannumero di esemplari di questa specie, potrebbe essere una valida occasione di ripopolamento per zone che ne sono prive. L'Italia, del resto, è di frequente condannata dall'Unione Europea al pagamento di multe milionarie, per infrazioni e deroghe commesse in tema di caccia...e quei milioni di Euro li paghiamo noi tutti cittadini italiani, con le nostre tasse. Cosa fare allora? Già in passato, i ricorsi inoltrati dalla Lega Abolizione Caccia e dalle Associazioni animaliste ai Tar, hanno sortito l'effetto di bloccare simili decimazioni di animali inermi. Ciò è accaduto anche per il capriolo. Nel 2003, la mobilitazione degli animalisti, attraverso lettere, fax ed e-mail di protesta indirizzate alle autorità competenti, ha arrestato un analogo progetto di massacro nel territorio trevigiano. Altrettanto è accaduto in Veneto e nella provincia di Frosinone. I caprioli sono rei di distruggere le colture, si riproducono troppo in fretta, talvolta, durante la notte, si spingono in prossimità dei centri abitati e provocano incidenti stradali. Le corna del capriolo sono un ambito trofeo per i cacciatori... accade anche che qualche essere umano ci rimetta la pelle durante le battute di caccia...magari i caprioli sono colpevoli anche di questo... noi, possiamo macchiarci di una colpa chiamata indifferenza! "L'Enpa invita amici, soci e simpatizzanti ad inviare fax di protesta alla Regione Piemonte, all'attenzione della Presidente Mercedes Bresso, al numero 011/4323650 , specificando, nel testo, che sostenete la Protezione Animali in questa battaglia a difesa dei piccoli ungulati." (Dal comunicato dell' Enpa del 31/07/2006).FACCIAMO TUTTI INSIEME QUALCOSA!!!