al tempo...!

Il gatto e la volpe


Col passare degli anni il gruzzolo, consistente come il sacrificio fatto per raggranellarlo, era diventato un problema per "Culecchia". Le solite cautele per tenerlo al sicuro la notte e al riparo da occhi indiscreti di giorno non gli sembravano più sufficienti. Fu così che decise finalmente di rimpatriare e di portare a casa il piccolo tesoro che era riuscito a realizzare. Il giorno della partenza per l'Italia, poco prima dell'imbarco, il buon "Culecchia" venne avvicinato sulla banchina da un paio di persone alle quali, ingenuo e felice, disse che stava ritornando in Italia dopo alcuni anni di duro lavoro in Canada."Ma ti sei fatto almeno un pò di soldi?" gli chiesero i  due compari."Sì!" rispose soddisfatto"Culecchia"."Scommetto che adesso li stai portando a casa!" incalzò uno dei due."Sì, li ho con me. Li ho cuciti nel taschino interno della giacca per non farmeli rubare!""Ma tu sai il rischio che corri? Tanti sono stati alleggeriti nelle cabine della nave...lì di notte girano certi brutti ceffi che non si fanno scrupolo di nulla! Fai come hanno gà fatto gli altri...i tuoi soldi dalli a noi e noi oggi stesso li spediamo al tuo indirizzo in Italia...prima che tu arrivi, tua moglie li avrà già ritirati alle Poste del tuo paese. Così farai il viaggio tranquillo...senza alcuna preoccupazione. Ovviamente, per tua garanzia ti rilasciamo subito una ricevuta a nostra firma!""Se è così come dite, se già lo avete fatto per gli altri, se mi rilasciate la quietanza con la vostra firma, va bene...vi do anche io i miei soldi e il mio indirizzo..."Fu allora che lo sprovveduto e ignaro "Culecchia", dopo averli scuciti dalla tasca interna della giacca, consegnò i sudati risparmi ai due truffatori sulla banchina del porto e subito dopo si imbarcò sulla nave in procinto di levare le ancore.E fu proprio sulla nave che quella sera stessa, parlando con alcuni suoi connazionali, il povero "Culecchia" capì di essere stato raggirato e truffato dai due mascalzoni.Addio soldi, addio sogni di benessere, addio tutto!Il pover'uomo ritornò mestamente al suo lavoro di contadino ma riuscì comunque a comprare un piccolo terreno e visse sereno e felice, a contatto diretto con la natura, fino all'età di ottantanni e passa.Quando raccontava le sue vicissitudini sulla banchina del porto di New York, il buon "Culecchia", al quale non mancava una certa dose di arguzia, era solito concludere sorridendo: "....e meno male che mi ero cucito un pò di soldi anche nei mutandoni all'altezza del ginocchio!"