Alberto rispondi,
sono 4 anni che ti frugo negli occhi, che guardo le tue labbra per vedere se si muovono, se buttano fuori qualcosa della tua anima tormentata. Tormento semplice, forse, che si direbbe con parole crude e semplici, forse con le dure tue parole sole, ma bisognerebbe esserti dentro. Dentro di te, nella tua carne, nelle tue mani, nei tuoi occhi. Allora, io che ho la fortuna, no anzi la grazia, no anzi il privilegio di possedere la parola, di padroneggiarla come voglio, allora potrei urlarla forte al mondo che ancora ignora la tua ragione vera dentro il tuo torto. La tua ragione vera, sì vera, perché ognuno ha ragione in questo mondo e Dio, che è nel cuore di ognuno, lo sa e per questo, solo per questo, ci perdona.Lettera all'allievo - Da don Milani ad Alberto, 1957Che ve ne pare? A me questa lettera inedita - pubblicata su "La Repubblica" di venerdì 8 luglio - è piaciuta moltissimo. Essa contiene elementi di grande interesse psicologico oltre che di finissima intuizione teologica. Grande don Milani!
