Dal sito di
Antonio Socci:".....Ratzinger, da cardinale, più di ogni altro si era reso conto del
colossale errore che fu la proibizione della liturgia tridentina. Scrisse: 'Nel corso della sua storia la Chiesa non ha mai abolito o proibito
forme ortodosse di liturgia, perché ciò sarebbe estraneo allo spirito
stesso della Chiesa…Rimasi sbigottito (nel 1970, ndr) per il divieto
del messale antico, dal momento che una cosa simile non si era mai
verificata in tutta la storia della liturgia. Si diede l’impressione
che questo fosse del tutto normale”, ma, spiegava Ratzinger “la
promulgazione del divieto del messale che si era sviluppato nel corso
dei secoli, fin dal tempo dei sacramentali dell’antica Chiesa, ha
comportato una rottura nella storia della liturgia, le cui conseguenze
potevano essere solo tragiche'. E a proposito delle conseguenze osservò: 'Sono convinto che la crisi
ecclesiale incui oggi ci troviamo dipende in gran parte dal crollo
della liturgia, che talvolta viene addirittura concepita ‘etsi Deus non
daretur’: come se in essa non importasse più se Dio c’è e se ci parla e
ci ascolta. Ma se nella liturgia non appare più la comunione della
fede, l’unità universale della Chiesa e della sua storia, il mistero di
Cristo vivente, dov’è che la Chiesa appare ancora nella sua sostanza
spirituale?'........"Anche io sono convinto che
Benedetto XVI abbia fatto benissimo a reintrodurre con il recente motu proprio la celebrazione facoltativa della Messa in latino.