« Il Castello 2008Madonna salvaci tu! »

La mia storia da precaria a Monasterace

Post n°7 pubblicato il 12 Novembre 2008 da marianna.muscolo

Approfitto di questo spazio Bolg, per evidenziare un problema comune a tantiLPU/LSU anche di Monasterace, pubblicando una lettera aperta.

Due anni di meditato silenzio, in cui ho voluto d'attrice e parte attiva, assumere il ruolo di spettatrice, osservando, ohimè, con conferma, il fallimento di vari tentativi messi già in atto in passato. Ora, è doveroso in qualità di LPU, rompere questa analisi, per giungere ad un'attenta sintesi e penso, di averne anche il diritto, visto che personlmente, ancora come altri, ne sono protagonista.

Ritengo necessaro, sul precariato LSU/LPU, esprimere un giudizio critico ed increscioso, senza però giungere a conclusioni qualunquiste o a polemiche accusatorie, che toglierebbero ampio respiro, all'unica via risolutrice: la diplomatica democrazia. E' l'ennesimo appello, forse un pò ammonitivo, a quanti ancora, ci pensanocon buon senso ed hanno a cuore il nostro "disagio" che ormai, persiste da più di dieci anni.

Non si tratta di muovere critiche offensive a singole persone o istituzioni, anzi colgo l'occasione di ringraziare coloro che, ci hanno sostenuto e incoraggiato, per tutti questi anni: sindaci, sindacati (Pezzotta, Bonanni, Sbarra) e istituzioni ecclesiali (saluto con stima e amicizia il Vescovo Bregantini). Molte volte, con spiccato senso ironico e con toni, quasi sarcastici, nei miei interventi in diversi scioperi e riunioni, ho sfidato il rischio di una latente scaltrezza speculativa e strumentalizzatrice, ovvero la carenza di una vera volontà politica regionale, a mettere fine al precariato di LSU/LPU.

A questa situazione intollerabile, sorge il dubbio che, a qualcuno, può far "comodo o quel che è peggio, che si salvaguardi un conflitto d'interessi" per dare tregua, non tenendo conto delle conseguenze ancora più dannose. Alcuni Comuni, secondo le nuove disposizioni regionali, hanno stabilizzato dei colleghi, ma non si è tenuto conto che, la realtà dei comuni calabresi non è tutta uguale, perchè in alcuni mancano le condizioni economiche, anche LSU/LPU, garantiscono le prestazioni di servizi "indispensabilissimi". Morale della favola: "Siamo un disagio nel disagio". Nelle altre regioni italiane, gli LSU/LPU, non esistono più, sono stati inquadrati in diversi ambiti lavorativi, con tanto di diritti, doveri e tanto di rispetto. Solo qui in Calabria, ci si deve arrendere ad una mentalità di "assistenzialismo", che soffoca le tante potenzialità ambiziose di giovani, costretti a diventare "risorsa attiva" altrove, emigrando in terre lontane.

E' difficile risolvere il problema, ma non impossibile, basta volerlo davvero: L'integrazione tra Regione, Comuni, sindacati, deve essere "una sola forza", senza fare alcuna"demagogia". Altrimenti, devo dare ragione al poeta romano Trilussa, quando afferma: "Quando me son visto serio n'è venuto da ridere".

Grazie, a tutti colori che esprimono sensibilità e disponibilità veso gli LPU/LSU.

Marianna Muscolo, LPU di Monasterace

Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
Commenti al Post:
dragodimonasterace
dragodimonasterace il 29/11/08 alle 10:16 via WEB
Tripodi (Pdci): precari Calabresi penalizzati dall'emendamento Brunetta Giovedì 02 Ottobre 2008 16:16 (Adnkronos) - ''Dopo che oltre un miliardo di euro destinato alle infrastrutture calabresi e' andato in fumo per coprire il taglio nazionale dell'Ici, adesso un'altra mazzata: quella relativa al rischio di cancellazione dei 60 milioni di euro che il governo Prodi aveva destinato ai precari della Calabria''. Lo dichiara il segretario regionale del Pdci Michelangelo Tripodi, che avverte: ''Ormai e' un vero e proprio allarme sociale''. ''La Calabria, tanto per cambiare, e' la regione che sara' piu' penalizzata dall'emendamento presentato nei giorni scorsi dal ministro Renato Brunetta - aggiunge Tripodi - che ha posticipato al giugno 2009 l'abrogazione delle norme sulla stabilizzazione ei precari. Migliaia di posti di lavoro a rischio, in meno, nella scuola, nella sanita', nei servizi essenziali dei numerosi comuni sparsi sul territorio''. ''Migliaia di lavoratori che vedono messo in discussione, il loro passato, il loro presente, il loro futuro. Anni di lotte e di impegno. Speranze cancellate - prosegue il segretario del Pdci - dall'ennesimo colpo di mano di questo Governo che non coglie l'occasione per confermarsi antimeridionale, nemico del Sud e della Calabria''. ''E' arrivato quindi il momento - conclude Michelangelo Tripodi - che la nostra regione faccia sentire con decisione la propria voce. I Comunisti Italiani combatteranno questa lotta, come hanno sempre fatto, a fianco dei lavoratori precari che rivendicano questo sacrosanto diritto. La misura e' colma, ormai e' tempo di agire''.
(Rispondi)
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Chi può scrivere sul blog

Tutti gli utenti registrati possono pubblicare messaggi e commenti in questo Blog.
 

Archivio messaggi

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

FACEBOOK

 
 

I miei Blog Amici

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963