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Redditi attivi, redditi passivi e passaparola!!!

Post n°3 pubblicato il 14 Aprile 2012 da monaviepertutti

Il 90% della popolazione lavorativa mondiale è formata di dipendenti e autonomi. Queste due categorie di persone si alzano ogni mattina con “l’obbligo” di dover andare a lavorare per riuscire, alla fine del mese, a percepire un reddito per poter vivere in maniera dignitosa. Questo reddito si definisce reddito attivo perché per ottenerlo dobbiamo scambiare parte del nostro tempo per del denaro, dobbiamo cioè partecipare attivamente alla formazione del reddito. Il restante 10%, formato da Titolari di grandi industrie con sistema e investitori, invece non hanno questo “obbligo”. Queste persone infatti “sfruttano” il lavoro altrui, i Titolari d’impresa sfrutteranno il loro sistema, cioè i dipendenti, mentre gli investitori fanno fruttare il loro denaro. I redditi che loro percepiscono vengono definiti redditi passivi, redditi cioè che si formano autonomamente, senza cioè la necessità che queste persone partecipino attivamente alla formazione, in parole povere non hanno “l’obbligo” di alzarsi al mattino per andare a lavorare.
Quindi, senza ombra di dubbio, i redditi passivi sono i redditi migliori che si possano percepire . Ma come possiamo fare per crearceli? Come ho appena detto possiamo sfruttare i dipendenti o fare investimenti finanziari, oppure possiamo vincere al superenalotto, sfruttare i diritti d’autore o aspettare di andare in pensione. Però se non abbiamo ingenti somme di denaro da investire o una fortuna sfacciata o una particolare vena artistica che ci permetta di scrivere libri o canzoni che fruttino diritto d'autore nel tempo o l'età giusta per andare in pensione la vedo difficile.
In mancanza di tutto questo però possiamo usare un sistema che funziona, se fatto bene... il passaparola!!!
Conosciuto come network marketing, questo sistema distributivo fattura più di 100 miliardi di dollari all’anno in tutto il mondo, non necessita di grandi investimenti e non si hanno obblighi ne di fatturato ne di orari. Ma come funziona questo sistema?
A differenza dei sistemi tradizionali che prevedono un produttore, un agente di vendita, un importatore internazionale, un grossista, il trasporto, il negoziante e una bella campagna pubblicitaria prima che il prodotto arrivi al consumatore finale, il network prevede solo il produttore, il trasporto e il consumatore finale che diventerà anche agente di vendita, grossista, importatore, testimonial pubblicitario, eliminando tutti quei passaggi che fanno lievitare il costo finale del prodotto, ottenendo così un prodotto di qualità sicuramente superiore a quelli che troviamo col commercio tradizionale. In pratica, acquistiamo un prodotto, lo usiamo, otteniamo dei benefici e siamo soddisfatti e lo consigliamo a tutte le persone che conosciamo che a loro volta faranno lo stesso con i loro conoscenti creando così una rete sempre più vasta di consumatori e in cambio l’azienda di network ci pagherà per questo servizio. Più prodotto viene consumato, più alte saranno le provvigioni.
Ma questo sistema funziona davvero?
Questo sistema nasce negli Stati Uniti intorno agli anni 50 del secolo scorso. In Italia arriva attorno alla metà degli anni 80. Purtroppo, come tutte le cose che arrivano in Italia, soprattutto agli inizi, alcuni personaggi senza scrupoli ne hanno approfittato per creare dei sistemi che non avevano nulla di legale ma erano delle vere e proprie truffe e questo ha creato un po' di diffidenza verso questo tipo di attività. Per fortuna dal 2005 abbiamo una legge la n° 173 del 17 agosto che regolamenta il NM e non permette più sistemi truffaldini. Comunque si, quando ci viene proposto un NM abbiamo degli indizi che ci permettono di capire se si tratta di una fregatura o no. Il primo è la “quantità” dell’investimento iniziale, oltre i 1000 euro andateci cauti, poi la durata, i network spazzatura non durano mai più di 2 anni o perché chi ha promosso il Network è fuggito col malloppo o perché chi ha aderito si è reso conto che era una fregatura e ha denunciato il tutto. Infine la diffusione, i Network truffaldini hanno una diffusione locale, a volte nazionale ma mai oltre confine. 
Una volta appurato che il Network che ci propongo non è una truffa dobbiamo capire se si tratta di un network sufficientemente remunerativo, buono o l’affare del secolo!!! E anche qui ci vengono i aiuto 7 indicatori
1) Posizione economica di chi propone il NM
2) Mercato dinamico e dai grandi numeri con settore in forte espansione
3)Prodotto di altissima qualità
4)Deve erogare almeno il 40% del margine e la remunerazione deve essere meritocratica e non basata sul reclutamento
5)Avere una leadership esperta con un sistema di supporto avanzato
6)Un piano compensi remunerativo
7) Un timing interessante
Un NM è sufficiente quando soddisfa almeno 4 di questi punti...

Monavie li ha tutti e 7!!!

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