Esercizi di memoria

Enantiodromia


   
 "La felicita' viene e poi va 'dice Jung,ne' esistono criteri stabili per assicurala per sempre.Certo,la salute fisica e mentale,buone relazioni personali,una sensibilita' estetica (per il bello d'arte e il bello di natura),un ragionevole tenore di vita,un lavoro soddisfacente e una concezione del mondo filosofica o religiosa,sono tutti fattori capaci di garantire determinate garanzie.Tuttavia non sono sufficienti a calmare l'aspirazione dell'essere umano alla completezza.La felicita' è un dono degli dei.E' soggetta,diremmo noi con parole di Jung che Jung non usa nell'occasione, 'alla legge ferrea dell'enantiodromia'.Tutto precipita verso il suo opposto e cio' che rende felici in una determinata occasione,puo' non sortire lo stesso effetto in una occasione successiva.Si tratta di essere ragionevoli nelle proprie aspettative e di accettare l'ombra che incombe." 'Essere ragionevoli nelle proprie aspettative' non è la stessa cosa che non averne.Questo disse Jung.Me l'avevano raccontata diversamente.Sa' di buon senso anche se quell'accettare l'ombra che incombe', è difficile.     Ma robe à fleurs sous la pluie de novembre,Tes mains qui courent, je n’en peux plus de t’attendre.Les années passent, qu’il est loin l’âge tendre.Nul ne peut nous entendre.