Esercizi di memoria

27 Gennaio 1967


   La cadenza del 7 è un numero ricorrente nella mia esistenza.Lei lo amava.Come negli anni '60 si poteva amare un cantante intenso,oscuro,incompreso.Con i tuoi stessi anni,gli stessi sogni,le stesse frustrazioni.Fino alla disperazione espressa nello sguardo di chi è arrivato troppo presto e troppo in profondita' per essere accettato nel suo tempo.Accadde l'assurda tragedia a Sanremo e Lei pati' molto come se fosse morto il Sogno stesso dell'amore ideale,si incrino' la dolcezza mite del suo luminoso sorriso.Quando stai fuori dal recinto,ti devi abituare al disprezzo del gregge,se poi sei un idealista ti tocchera' anche la derisione.Pochi mesi dopo,mia madre,se la porto' via una nebbiosa notte d'Autunno,cosi' per un assurdo destino.Per questo,porto Luigi Tenco dentro,in un angolo speciale,doloroso,ma ineludibile richiamo della memoria di quel tempo.Quando la vita ti toglie qualcosa d'importante ,ti resta solo qualche filo per riannodarla.Tenco,la sua voce sofferta,le sue parole,quelle degli sconfitti dalla vita,dei disperati che sperano contro ogni evidenza,mi riporta alla donna cui devo l'essere qui,stasera a scriverne.