Mondo Jazz

BUONE FESTE


Evidentemente non è bastato portare sul palco del Teatro Lucia di Botticino jazzisti di fama internazionale del calibro di Amiri Baraka, Dave Burrell, William Parker, Mary Halvorson, Taylor Ho Bynum, Anthony Davis e James Emery, per di più senza gravare sulle casse del Comune e contando solo su finanziamenti privati.Ed evidentemente non è bastato raccogliere il plauso unanime dei più accreditati portali jazz attivi sul Web e di una platea quasi sempre al completo. Così, dopo appena due anni di vita e un'edizione, quella del 2010, morta sul nascere per mancanza dei presupposti, il Festival Crosscurrent (ex Botticino Jazz) emigra in terra straniera.Niente di sbalorditivo in un'Italia in cui la «fuga dei cervelli» è all'ordine del giorno, ma passare dalla piazza bresciana a quella di New York City, lì dove l'avanguardia del jazz mondiale è in costante fermento, deve far riflettere anche chi con questo genere musicale non ha confidenza.Sarà così per l'omonimo sodalizio guidato dal direttore artistico Luigi Settala, che il prossimo settembre firmerà con le agenzie ExB e Akamu la terza edizione della rassegna Crosscurrent, che verrà proposta in uno dei locali jazz più di tendenza della Grande Mela: Le Poisson Rouge di Manhattan.«E' il risultato - spiega Settala - della collaborazione avviata all'interno del Botticino Jazz con le due agenzie bolognesi, che dopo aver rappresentato gli interessi in Europa di molti degli artisti di eco internazionale ospitati negli anni scorsi al Teatro Lucia, faranno altrettanto per quanto riguarda il parterre di star che cadenzerà le performance newyorchesi.Tra queste, lo stesso pianista Dave Burrell, che insieme a Michael Formanek offrirà uno dei punti più alti della programmazione. Ci saranno poi anteprime assolute come quelle proposte dal quartet di Wayne Horvitz e dal polistrumentista Tyshawn Sorey. E ancora: Steve Lehman, Wadada Leo Smith, John Escreet, Matana Robert's».Di bresciano, oltre alla presenza di Settala e compagni, ci sarà comunque molto nel festival d'oltreoceano. I momenti più emozionanti della rassegna verranno infatti immortalati in un documentario che l'associazione Crosscurrent ha commissionato alle due filmakers bresciane Francesca Mor e Moira Della Fiore.Fonte: www.bresciaoggi.it