Mondo Jazz

QUALE FESTIVAL QUESTA ESTATE ?


E' la domanda che ci si scambia tra amici in questo periodo pre-estivo, quando i programmi dei festival cominciano ad essere svelati o addiritura sono già in rete.Risposta non semplice: conciliare le esigenze del lavoro (magari con un piano ferie richiesto già da gennaio come nel mio caso), quelle della famiglia ed i desideri musicali è impresa improba e difficile.Per molti anni ho gestito i miei spazi liberi giocando su due festival a me vicini geograficamente (Clusone e Lugano) più Umbria Jazz dove in 3-5 giorni si faceva una abbuffata storica di musica, strangozzi, Rubesco e musei umbri. Molte cose sono cambiate, Lugano non ha più nulla da offrire ad un appassionato jazzofilo e Perugia ha abbandonato innovazione e sperimentazione a favore di numeri e incassi. Una metamorfosi a dire il vero che riguarda la quasi totalità dei festival, quelli che io chiamo "generalisti", proprio come i canali televisivi nazionali.Come per una rete televisiva ci sono programmi di intrattenimento, di divulgazione e di informazione. Tradotto in soldoni, accanto a pochi format interessanti e divertenti, c'è tanto trash che riempe i palinsesti e anche i festival "jazz".Quindi, accantonata Perugia, dimenticata Lugano, rimangono i piccoli festival di tendenza dove ingegno, coerenza e passione hanno sempre sopperito alla carenza di finanziamenti.Per rimanere dalle mie parti (provincia di Sondrio), quest'anno il festival svizzero Uncool che si svolge ogni due anni, ritorna con la medesima formula e qualche novità: due-tre gruppi di musicisti che si esibiscono più giorni nelle piazze di diverse località (quest'anno c'è anche una serata italiana a Tirano) questa volta gratuitamente. Nome di punta l'orchestra giapponese Shibusa Shirazu con danzatori butoh, mimi e una foltissima orchestra.Lo scomparso Valtellina Jazz Festival ha lasciato il posto da un paio di anni ad Ambria Jazz, titolo che stuzzica per via della assonanza, ma che ha una sua perfetta logica essendo il nome dell'alpe dove si è originata l'idea. Quest'anno nel cast Paolo Angeli, Hamid Drake, Tinissima Quartet, Falzone che rilegge Hendirx e molto altro ancora.Infine Clusone che giunge alla sua 31° edizione, un pò ridotto e depauperato dalla perdita di sponsor e finanziamenti, ma sempre uno dei migliori festival nel rapporto qualità, prezzi, locations e coerenza.Per strada ho visto ridimensionarsi l'Open Jazz di Monza e Brianza (i motivi sono sempre i soliti...), che pure aveva vissuto alcune stagioni memorabili. Tutto tace a Bergamo, non si hanno notizie di Contaminazioni Contemporanee che la scorsa estate tra gli altri ci ha regalato il trio di Jarrett e Garbarek con l'Hilliard Ensemble.Infine d'estate anche a Milano spesso si riesce ad intercettare qualche buon gruppo, lo scorso anno ricordo un magnifico concerto del quartetto di Wayne Shorter. Poi c'è quella rassegna (Jazzin' all'Arena) che nata come buona proposta è presto degenerata nella solita melassa commerciale a dispetto naturalmente del nome.Insomma, anche restando a casa, a patto di essere disponibili a qualche ora di trasferimento, c'è tanto da vedere....