Oggi propongo un cortometraggio ad opera del collettivo francese H5. Non è un'opera proprio passata sotto silenzio: ha vinto un premio al Festival del Cinema di Cannes del 2009 e addiritura l'Oscar nella sua categoria nel 2010.Eppure credo che pochissimi italiani conoscano Logorama: circa quindici minuti di amara e corrosiva ironia sullo stato fallimentare di salute del nostro sistema economico. Oltre 2500 loghi di altrettanto famosissime imprese e multinazionali sfilano attraverso una storia graficamente incantevole e coinvolgente ma dalla morale pessimista e cruda.La tecnica eccellente ed una ammirevole perfezione grafica con un sopito richiamo nella trama ad un perduto senso di solidarietà e del bene collettivo non evitano la catastrofe a cui l'umanità pare andare allegramente incontro senza nessuna inversione di marcia.Una sognante canzone di Dean Martin fa da sottofondo, ricordando il finale del Dottor Stranamore in cui l'esplosione delle testet nucleari era accompagnata da una canzoncina di Vera Lynn.Nessun collegamento con il jazz, ma quanta spaventosa attualità.....