Mondo Jazz

VITTORIO BONGIORNO - IL DUKA IN SICILIA (EINAUDI)


È l'estate caldissima del 1970. In un dimenticato paesino della Sicilia tutti organizzano la festa per il santo patrono. E aspettano ansiosi l'arrivo di Duke Ellington. Si dice che suonerà il piano in onore del santo «negro». Che cambierà le sorti del paese, e le vite di tutti. Che trasformerà la festa in leggenda.Un romanzo corale e giocoso, dal ritmo trascinante. La scoperta di un moderno cantastorie. «Dice che il suo colore preferito è il blu, e che è molto superstizioso, perciò quando arriva non vi mettete a fare cose strane, tanto starà poco e se ne andrà da dov'è venuto. E poi dovete sapere che è un grandissimo minchiazzère. Un contapalle di primissima qualità, un campione mondiale, sia con le donne, che con il pubblico dei concerti. I love you madly, ve l'ho detto. Questo è tutto quello che dovete sapere del Duka».A Jato, sperduto paese siciliano, all'indomani di Woodstock, i fratelli Scotti si odiano per colpa di una donna, Maddalena. Pino sogna di fare un gran vino, Rosario è tornato in Sicilia per monetizzare la sua eredità, dopo una vita avventurosa da musicista giramondo col nome d'arte di Roy Scott. In paese padre Rocché, il sindaco Sciortino e gli altri abitanti stanno preparando il Festino di San Calò, il santo «negro». La chiesetta è diroccata e la curia ha deciso di chiuderla e trasferire il parroco. Ma Miranda, sedicente impresario discografico, promette di salvarla organizzando un Festino come non se ne sono mai visti.L'ospite d'onore sarà nientemeno che Duke Ellington. Mentre fervono i preparativi, tra amori clandestini, conflitti tra fratelli e inseguimenti della mafia, Rosario insegna a un gruppo di musicanti cos'è il jazz e mette su una scalcinata band. Tutti aspettano impazienti che il Duka sbarchi in Sicilia. Perché, anche se non è un santo, è il dio del jazz. E può fare miracoli. Con un'irresistibile cadenza siciliana, Bongiorno ci fa ridere e piangere, ci stupisce e ci avvince, e suona con passione ogni nota, come in una perfetta partitura. Il racconto prende ispirazione dal concerto che Duke Ellington tenne in Sicilia il 17 luglio 1970, ospite con la sua orchestra del Palermo Pop 70, e da quell'avvenimento Bongiorno prende spunto per il suo romanzo. Il libro l'ho scoperto solo ieri mattina nella biblioteca del mio paese ma lo sto divorando voracemente nonostante le 200 pagine. Il jazz è solo il pretesto e l'ispirazione per un racconto molto vivace ed avvincente, come una bottiglia di buon vino siciliano, forte e profumato. D'altronde anche il vino è parte di questa storia, cosi' come la cultura siciliana, aspra, sanguigna e intensa, che emana da questo libro.