Mondo Jazz

PIRATI : FUORI (ALCUNI) NOMI


Parlare di downloading è sempre una conversazione che spesso attraversa limiti e confini legali. Sull'ultimo numero de Il Giornale della Musica c'è un lungo excursus di Enrico Bettinello che fa il punto della situazione tra i disegni legislativi che (forse) vedranno la luce a tutela dei diritti d'autore e la tecnologia che rischia di far diventare obsoleti provvedimenti ancora nemmeno definiti.In mezzo a questa situazione confusa tutti conoscono le possibilità che la rete offre: da Napster a E-Mule oramai i motori si sono moltiplicati, e per ogni sito che viene chiuso molti altri ne sorgono, aggirando barriere, confini e legislazioni.Ci sono motori a pagamento, altri parzialmente gratuiti, molti totalmente free. Ci sono anche blog che pubblicano link mediante i quali si accede direttamente all'album desiderato.Ne ho già parlato su questo blog in un post di molto tempo fa. E' ora di rinfrescare lo stato delle cose, perchè ovviamente i blog che propongono piu' o meno direttamente album da scaricare spesso hanno vita breve e il panorama è pertanto molto mutevole.La mia segnalazione riguarda un solo blog, si chiama Jazz Music Blogwatch ed è un aggregatore. Cioè si limita a riportare tutti quei bloggers che inseriscono album da scaricare.Sono ben 83 siti, e dare una occhiata anche superficiale è una tentazione pazzesca per un jazzofilo: si va da album abbondantemente fuori catalogo a novità che magari nel negozio sotto casa arriveranno tra molte settimane (provare per credere, c'è in bella evidenza Samdhi, il nuovo Rudresh Mahanthappa). Poi ci sono i concerti live trasmessi dalle radio nazionali e vere e proprie curiosità come il blog Jazz Italiano Live che permette di scaricare tutti i compact disc usciti dalle iniziative La Repubblica/L'Espresso degli ultimi anni.Non so voi cosa pensiate della possibilità di scaricare dalla rete e delle relative implicazioni che riguardano i musicisti e le case discografiche. E' un argomento complesso che non ha risposte semplicistiche, e che vede tra le cause anche i madornali errori delle majors che per anni hanno alimentato irragionevoli prezzi alti. Non è mio intento sollevare questo problema, peraltro difficilmente sviluppabile su un blog, ma sottolineare le possibilità incredibili che la rete offre.In questo post mi limito a segnalare pochi link, ma se l'argomento interessa, posso riprenderlo e svilupparlo in maniera più completa (anche privatamente se la privacy lo esige...)Al di là dei blog esistono poi siti liberi e aperti a chiunque (molti non lo sono, altri prevedono una ratio da mantenere, le varianti sono molto fantasiose...). Ne segnalo uno solo, molto ricco di materiale e molto vario nelle scelte a dispetto del nome, si chiama infatti Free Jazz Mp3 e si trova praticamente di tutto, dal blues al free con una scelta di album che arriva a coprire uno spazio temporale da inizio 900' fino a pochi anni fa.Ecco i link:  http://jazzmusicblogwatch.blogspot.com/  http://jazzitalianolive.blogspot.com/  http://www.freejazzmp3.net/c-jazz-artists.html