Mondo Jazz

ROBERTO CECCHETTO - SOFT WIND (MY FAVORITE RECORDS) 2011


01. Outdoors; 02. Soft Wind; 03. Sarabande; 04. Freeze the Moment; 05. Danse da la Nuit; 06. Eartbeat; 07. Limbo; 08. Languages; 09. Five Wrong Chords; 10. Thought of the Bees; 11. Untitled.Tutte le composizioni sono di Roberto Cecchetto.Musicisti: Roberto Cecchetto (chitarre, effetti); Giovanni Guidi (pianoforte); Giovanni Maier (contrabbasso); Michele Rabbia (batteria, percussioni).Se questo album fosse uscito per Blue Note o per E.C.M e a nome di John Abercrombie o di Mary Halvorson certamente avrebbe avuto risalto internazionale e sarebbe comparso nelle immancabili classifiche di fine anno dei migliori compact.Invece, pur trattandosi di un album intenso e bellissimo, riceverà poche recensioni, perlopiù da magazine e siti specialistici, e ben difficilmente avrà l'eco e la risonanza che invece meriterebbe.Destino difficile quello dei musicisti italiani non di prima fascia, dove per prima fascia si intende coloro che, per meriti o per i motivi più differenti, compaiono più o meno regolarmente sui media nazionali.Credo che Cecchetto purtroppo lo conoscano solo i pochi e affezionati appassionati nostrani, ed è un vero peccato visto lo spessore strumentale, l'intelligenza compositiva, la capacità di sfornare idee e di assemblare con perspicacia i componenti del proprio gruppo.Il Downtown Trio con Maier e Rabbia viene rinforzato dalla presenza di Guidi, a sua volta sodale di Cecchetto in duo, ed il quartetto cosi' formato sforna una prova maiuscola alternando brani di libera improvvisazione ad altri meditati e organizzati con sapienza. La qualità notevole della registrazione (naturalmente ArteSuono di Amerio) consente di ascoltare le finezze rumoristiche della chitarra e le preziosità di Rabbia con vari tipi di percussione, ma ad impressionare è il livello di compattezza e coerenza della proposta musicale.Una musica quieta ma mai scontata, sottile e penetrante, con ampi spazi di silenzio che si intersecano a rarefatte pennellate free. Un quadro emozionante e creativo, difficile dire se sono più sorprendenti i momenti liberi (Eartbeat) o le melodie composte, tra le quali a mio gusto primeggia Sarabande con i suoi colori pastello, intrisi di dolcezza venata di malinconia.Intriganti e magnetiche anche le due improvvisazioni in solo della chitarra che aprono e chiudono l'album, lasciando dapprima presagire e poi confermando un percorso contestualmente aperto, lirico e perfino swingante.V A L U T A Z I O N E :  *  *  *  *