Mondo Jazz

LE NOVITA' D'AUTUNNO DELLA E.C.M.


 
Enrico Rava QuintetTribeEnrico Rava: trumpet; Gianluca Petrella: trombone; Giovanni Guidi: piano; Gabriele Evangelista: double-bass; Fabrizio Sferra: drumsw/ Giacomo Ancillotto: guitarECM 2218http://player.ecmrecords.com/rava-quintetDal suo ritorno alla ECM nel 2003, Enrico Rava ha inciso una serie di album eccezionali sotto ogni punto di vista, tra cui “Tati”, “The Words and The Days”, “The Third Man” e “New York Days”. In questo suo nuovo album Rava raggiunge il culmine dell’invenzione lirica e questo suo nuovissimo quintetto, con Gianluca Petrella ereditato dalla formazione di "Words", è tra i più convincenti che abbia proposto sino ad oggi. Votato qualche anno fa miglior trombonista dell'anno dai critici della rivista Down Beat, Petrella ha instaurato una relazione speciale con Rava, che ricorda la grande sintonia che Enrico aveva con Roswell Rudd all’alba della New Thing. Abbondano gli scambi rapidissimi e brillanti tra questi due interpreti che adorano ripercorrere l’intera storia del jazz. Enrico ha sempre incoraggiato i giovani musicisti e il pianista Giovanni Guidi (nato nel 1985) rappresenta un’altra vera e propria scoperta. "Quando mi rendo conto che un giovane ha talento, lo inserisco subito in una mia formazione. Non lo faccio per altruismo" Rava insiste "Giovanni Guidi è come Bollani o Petrella: ogni volta mi stupisce." Il contrabbasista Gabriele Evangelista (nato nel 1988) è un altra grande promessa del jazz italiano, suona magnificamente con il batterista Fabrizio Sferra che ha suonato tra gli altri con Chet Baker, Paul Bley e Kenny Wheeler. "Tribe" affianca composizioni nuove a brani composti da Rava nel corso degli ultimi trent'anni. L'album è stato registrato nello studio Arte Suono di Stefano Amerio ad Udine, nell'ottobre del 2010 ed è prodotto da Manfred Eicher._________________Jon Balke / BatagrafSay and Play Jon Balke: tougone, darbouka, hand drums, piano, keyboards, electronics, voice; Helhe Norbakken: sabar, talking drums, djembe, metal percussion; Emilie Stoesen Christensen: vocals; Torgeir Rebolledo Pedersen: poetry reading ECM 2245http://player.ecmrecords.com/balkeBatagraf è una sorta di think tank sulle percussioni, una costellazione di musicisti alla ricerca di parametri “altri” della musica ritmica. Traendo ispirazione dalle tecniche e dalle tradizioni della Musica Wolof dell’Africa occidentale, il gruppo esplora inedite tessiture polifoniche. La relazione tra ritmo e linguaggio è sempre stata al centro delle ricerche di Batagraf, gruppo imperniato sulla collaborazione tra Helge Norbakken e Jon Balke. Norbakken ha sviluppato un proprio approccio alle percussioni, ispirandosi alla tradizione dei tamburi africani, ma ha anche percorso altre strade grazie alla collaborazione con innumerevoli artisti. E’ stato uno dei componenti di Balke’s Magnetic North e dei progetti di Siwan ed ha anche inciso per la ECM  insieme a Jon Hassell e a Miki N’Doye. Benché sia noto soprattutto  come pianista e compositore-arrangiatore, Jon Balke è stato anche un attento percussionista sin dagli esordi di Eolén, gruppo di Afro-jazz degli inizi degli anni Ottanta. «Suonare le percussioni equivale a parlare» afferma Balke, e «il linguaggio è una specie di  miracolo in tutte le sue manifestazioni». In  “Say and Play” Batagraf si ispira alla ricca tradizione della musica Wolof, Yoruba, cubana e araba, in particolare alla profonda energia creativa di tali culture._________________Gianluigi Trovesi / Gianni Coscia Frère Jacques - Round about OffenbachGianluigi Trovesi: clarinets, saxophone; Gianni Coscia: accordionECM 2217http://player.ecmrecords.com/trovesi-cosciaL’infaticabile duo italiano, dopo essersi misurato con Kurt Weill (“Round About Weill”) e con il compositore milanese Fiorenzo Carpi (“In cerca di cibo”), rivolge ora la propria attenzione ad un’altra anima gemella, Jacques Offenbach. Il compositore francese di origini tedesche (era nato a Colonia nel 1819) ha scritto alcune delle musiche più gioiose e spumeggianti del XIX secolo, musica colma d’ingegno in grado di essere di volta in volta affascinante e straordinariamente ironica, sempre e comunque di grande raffinatezza. Indifferente al fatto che la propria musica fosse considerata o meno grande arte, privo di timori nei confronti della frivolezza,  Offenbach, autore di spassose parodie di wagner e di altre icone della cultura – non poteva non essere un eroe per Trovesi e Coscia.Ed a novembre uscirà:_________________Keith Jarrett RioKeith Jarrett: pianoECM 2198-99http://player.ecmrecords.com/jarrett-rioUn’affascinante testimonianza del concerto per solo piano, tenuto da Keith Jarrett a Rio de Janeiro, il 9 aprile 2011. Il pianista trae una vasta gamma di materiali sonori dagli spazi celesti: brani meditativi e pensosi, strutture sonore astratte, brani che quasi vibrano d’energia. Il doppio album raggiunge poi il suo acme con una meravigliosa serie di bis. Quarant’anni fa Keith Jarrett incideva il suo primo disco con la ECM, il piano solo “Facing you”. Da allora ha perfezionato il suo approccio alla musica solistica in molte occasioni, riuscendo sempre a rinnovare il proprio repertorio. Così avviene in quest’ultimo disco, in quest’affascinante registrazione solistica dal Brasile.