Mondo Jazz

LA RISCOPERTA DI ROTA: DOPO PETRELLA, GALLIANO


RRichard Galliano (leggi Gallianò) è uno di quei francesi che dell’Italia d’origine conservano solo il nome... o almeno così pareva. Perché è appena uscito (e non abbiamo fatto in tempo a sentirlo, in verità) un ’Tribute to Nino’, dove il Nino ovviamente è Rota. Il compositore de ’La strada’ e ’Il padrino’, per citare solo due tra i tanti temi memorabili, scrisse circa 150 colonne sonore, oltre che 23 balletti e 10 opere.E mo’ Richard si è messo in testa di rifarne qualcuna. Il cd esce per la Deutsche Grammophone, etichetta di musica colta da tempo aperta alle contaminazioni (guardare ad esempio le sinfonie elettronificate di Mattew Herbert, o l’ultimo di Tori Amos, canzoni ispirate a composizioni classiche) e ha una front line da spavento: il sax di John Surman e la tromba di Dave Douglas, entrambi ormai veterani dell’avant-jazz. Richard Galliano ci crede talmente tanto che ha fatto seguire al disco un tour mondiale, cosa non frequente per registrazioni del genere, e ancor più notevole perché in concerto si mantiene la formazione di all-star.In Italia il primo appuntamento (e unico per il nord, il solo altro sarà a Roma) è per sabato 29 ottobre a Torino, al Conservatorio Giuseppe Verdi: concerto che tra l’altro inaugura la nuova stagione di Linguaggi Jazz, festival ’diffuso’ nel tempo, che da qui a fine anno propone una bella carrellata di grandi nomi e interessanti novità. Grande attesa per l’incontro tra le melodie struggenti di Rota e il fisarmonicista rifondatore del valzer musette, tra i temi sghembi e circensi da un lato e l’attitudine sperimentale dei jazzman. Dario De Marco, su www.lindro.itDomani sera Richard Galliano sarà ospite di Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa.