Mondo Jazz

INCONTRI CON MUSICISTI STRAORDINARI


Dall'Hard bop al Free jazz, da Chet Baker a Miles Davis e Cecil Taylor, la storia degli ultimi cinquant'anni di jazz nelle parole divertite e divertenti di uno dei protagonisti assoluti della musica contemporanea.  Enrico Rava è uno dei jazzisti italiani più noti a livello internazionale, anche grazie alla sua lunga attività oltreoceano, prima a New York e poi a Buenos Aires, dove ha collaborato assiduamente con musicisti del calibro di Gato Barbieri e Steve Lacy. Il suo The Forest and the Zoo, registrato nel 1966, è considerato uno dei dieci dischi essenziali del Free jazz. Di questa vorticosa attività, fatta di continui incontri con musicisti straordinari, di storie sempre surreali e talvolta amare, di piccole stranezze e grandi talenti, Rava restituisce uno spaccato vivido, con il sorriso e lo sguardo ironico di chi, alla fine, di cose ne ha viste accadere veramente tante.La ricostruzione della vita notturna di New York nella gloriosa e irripetibile seconda metà degli anni sessanta è piena di pathos, così come il ricordo dell'ascesa di Astor Piazzolla e del Nuovo tango nella Buenos Aires degli anni settanta. E accanto a questi, i primi balbettii della scena jazz italiana, Gato Barbieri minacciato con una pistola alla tempia dal proprietario dell'appartamento nel Village da cui non se ne voleva andare, o un Don Cherry fischiato a Bologna solo perché salito sul palco senza scarpe.O Carla Bley, bellissima, mentre dirige la Jazz Composer's Orchestra. Dall'Hard bop al Free jazz, da Chet Baker a Miles Davis e Cecil Taylor, gli incontri di Rava con la magia del jazz risplendono di nuova luce al suono di un ritmo sempre incalzante. (Fonte:La Feltrinelli) E proprio a Carla è dedicato un paragrafo gustoso, cosi' come divertente ed annedotico è tutto il libro. Trascrivo il brano dal blog Ruminazioni : In quel periodo Carla Bley e Mike Mantler mi chiamarono per partecipare a un paio di sedute d'incisione per il disco Escalator Over the Hill. Un'opera monumentale, su un libretto di Paul Haines, con musiche di Carla, iniziata nel 1968 e terminata nel '72, con la partecipazione di moltissimi musicisti e cantanti, da Linda Ronstadt a Jack Bruce, da John McLaughlin a Don Cherry.Nelle sedute a cui partecipai c'erano, tra gli altri, Dewey Redman, Gato [Barbieri], Jimmy Lyons, Roswell Rudd, Charlie Haden e Paul Motian. Le registrazioni si facevano al Public Theatre, nell'East Village, in Lafayette Street. Carla dirigeva l'orchestra. Era difficilissimo concentrarsi sulla musica perché Carla era veramente bellissima a quei tempi.Aveva più o meno una trentina d'anni, e lunghi capelli biondi. Era alta più di un metro e ottanta e, tanto per renderci la vita difficile, indossava (se così si può dire) una minigonna microscopica che metteva in mostra le sue gambe perfette e lunghissime. Come se non bastasse, aveva una camicetta trasparente, la classica see-through, e non portava reggiseno.Ogni volta che alzava le braccia per dare l'attacco di un pezzo rimanevamo paralizzati dallo spettacolo. Abbiamo fatto parecchie entrate sbagliate prima di abituarci.  Enrico Rava, "Incontri con musicisti straordinari", Feltrinelli 2011, pp. 138-139