Mondo Jazz

JAZZ MEANS DEMOCRACY


'Jazz means Democracy' 'It doesn't matter if you're old or young; man or woman; a billionaire or a bellboy; free or inside a prison; Muslim or Christian, or Jew. As long as you can be part of this democratic conversation known as jazz, you're in, and nothing else matters.'"Queste parole bellissime e assolutamente condivisibili sono scritte da un ragazzo iraniano di 29 anni, Ehsan Khoshbakht, folgorato dalla musica di Louis Armstrong e Duke Ellington in un paese dove qualsiasi riferimento all'occidente è negato e perseguito.La sua storia, difficile e bellissima, la trovate scritta da Nat Hentoff, un'autorità in campo jazzistico, in un suo articolo sul Wall Street Journal (http://online.wsj.com/article/SB10001424053111904106704576581110506063774.html)E questa volta c'è anche il lieto fine: Ehsan è riuscito ad espatriare, vive a Londra dove la sua passione per il jazz gli ha procurato immediatamente nuovi amici e contatti.Ha messo in rete un blog, sia in inglese che in lingua araba, che si chiama Take The "A" Train, ed una radio che trasmette jazz per i giovani rimasti nel suo paese con relativi podcast di brani altrimenti introvabili per chi continua a vivere la passione musicale in incognito sfidando la dittatura teocratica.Il mio invito è di prendere l' "A" Train di Ehsan :  http://ehsankhoshbakht.blogspot.com/