Mondo Jazz

CRAIG TABORN: PASSI DA UNA INTERVISTA


C'è un tratto comune che contraddistingue gli ascoltatori europei ?L'aspetto più evidente è una profonda, radicata capacità di capire a fondo gli obiettivi dei musicisti. Il pubblico europeo ha il rispetto necessario per addentrarsi nei percorsi musicali più avventurosi.Negli Stati Uniti non è cosi' ?Non sempre. Il puritanesimo che sta alla base della cultura americana limita la ricettività di molti ascoltatori. A questo si aggiunge l'influenza del modello capitalista che spinge a valutare la musica in termini di commerciabilità e popolarità: se manca una delle due (o entrambe) allora si parlerà di assenza di valore. In alcuni casi fare arte, visiva o sonora negli States significa scontrarsi con la sensibilità popolare: gli artisti diventano al contempo più elastici e più resistenti. Credo sia importante poter suonare in posti dove il fatto di essere un musicista viene recepito dal pubblico come un valore potenziale: se l'audience è aperta c'è una vera opportunità.(Maurizio Principato, intervista a Craig Taborn, Il Giornale della Musica, Dicembre 2011)