Mondo Jazz

OMER AVITAL AL MANZONI: PRO E CONTRO


DDomenica 11 dicembre 2011, alle ore 11.00, presso il Teatro Manzoni di Milano (via Manzoni, 42), “Aperitivo in Concerto”,  un altro protagonista del nuovo jazz mediorientale e beniamino del pubblico internazionale, il contrabbassista israeliano Omer Avital, a capo di un quintetto che ospita alcuni fra i migliori e più acclamati solisti sulla scena musicale newyorkese.Come ha scritto Andrea Scaccia per “Musica Jazz”: C’è tutto un mondo a colori nella musica di Omer Avital, contrabbassista nato nella piccola cittadina israeliana di Givataim. Un caleidoscopio di influenze che fa del compositore, arrangiatore e virtuoso del basso una delle realtà più brillanti della scena newyorkese. Sì, perché è proprio nella Grande Mela che Avital ha fatto il salto definitivo nel jazz che conta, incrociando l’ingombrante strumento con quelli di alcune delle personalità più convincenti che attualmente animano la scena downtown, come Mark Turner. Il suo jazz è pregno di umori e tradizioni provenienti dagli angoli più diversi del mondo, dal jazz classico alle indiscutibili influenze klezmer, passando talvolta – e senza troppi complimenti – per il Latin, con una disinvoltura onnivora che ricorda il Willem Breuker Kollektief. Musica vitale, che fa battere il piede, contagiati dall’energia della danza, componente imprescindibile degli show della sua band: «Quando compongo mi rifaccio a diverse tecniche e tradizioni: jazz, musica araba, classica, europea, latina. Fondamentalmente mi piace studiare le diverse declinazioni della musica per metterle al servizio della mia scrittura."Da tempo Avital, attraverso l’improvvisazione jazzistica, ha saputo riassumere nella sua musica le molteplici influenze presenti nell’incredibile melting pot israeliano: dalle sue radici nordafricane e yemenite sino al sofisticato cosmopolitismo del mondo yiddish trapiantato a New York, la musica di questo eccezionale contrabbassista riflette il dinamismo culturale di aree del mondo in cui l’arte sa donare speranza ai molti drammi della vita quotidiana.Fonte: Comunicato Stampa di Aperitivo in Concerto   Il contrabbassista israeliano Omer Avital, al teatro Manzoni domenica mattina per «Aperitivo in concerto», divide i jazzofili. Da una parte ci sono critiche entusiastiche, dall' altra una schiera di ascoltatori che trovano abbastanza risaputo il suo mainstream con inserti di sonorità mediorientali e klezmer. Forse la verità sta nel mezzo: Avital è certamente un ottimo solista e riesce a ricavarsi con intelligenza spazi da leader, ma possiede un profilo più debole sul piano della scrittura, che tende a scegliere strade piuttosto battute. Non dimentichiamo che un personaggio come John Zorn ha scritto e suonato brani straordinari partendo dalla cultura ebraica, ma con un' elaborazione infinitamente più originale. Esiste quindi una riflessione sulle possibilità di contaminazione fra jazz e sonorità tradizionali da parte di musicisti di quest' area (inclusi solisti arabi come il trombettista libanese Ibrahim Maalouf), che nel caso di Avital ha un esito più incline a un buon suono d' insieme che alla ricerca.Fonte: Fabrizio Guglielmini, Corriere della Sera